B’Tselem: Israele accentua il suo controllo sull’Area C della Cisgiordania

Ocha.grandeRamallah-InfoPal. Un’organizzazione israeliana di sinistra ha confermato che le autorità di occupazione stanno lavorando costantemente per rafforzare il loro controllo su tutta l’area C della Cisgiordania (a controllo e amministrazione israeliana, secondo quanto disposto negli accordi di Oslo), considerando che ciò “danneggia i palestinesi della zona e di tutta la Cisgiordania in generale”.

Il rapporto, stilato dall’organizzazione B’Tselem per i diritti umani, rivela che l’occupazione “è costantemente impegnata per imporre delle restrizioni sulla presenza palestinese nell’Area C, sfruttando le sue risorse a beneficio esclusivo dei coloni”. Ha sottolineato che le restrizioni mirano a creare una realtà stabile, che si basa sulla forte espansione degli insediamenti, a scapito della presenza palestinese, che Israele cerca di indebolire”.

Nel rapporto si legge: “La politica israeliana equivale, de facto, all’annessione dei territori palestinesi occupati, con la realizzazione di condizioni, che a lungo termine, agevoleranno il mantenimento dello status quo, con effetti duraturi sullo status finale delle aree in questione”.

L’organizzazione ha sottolineato che “la politica di Israele riflette la sua visione della Cisgiordania, cioè, una regione utile per servire le esigenze dei coloni israeliani”.

Ha spiegato che l’Area C rappresenta il 60 per cento del territorio della Cisgiordania, ed è soggetta interamente al controllo dell’occupazione israeliana, con circa 180 mila palestinesi che vi risiedono e in cui è situata la maggior parte di riserve di terra, utili a sviluppare i servizi base dei villaggi palestinesi .

Ha proseguito: “Il 70 per cento di questa zona è interdetta ai palestinesi, ai quali, e con diversi pretesti, non è concessa la possibilità di costruzione e sviluppo”.

B’Tselem ha rivelato che la politica di pianificazione e costruzione, attuata dalle autorità di occupazione nell’Area C “ignora le esigenze della popolazione palestinese, e rifiuta di riconoscere la maggior parte dei villaggi, impedendone lo sviluppo, l’espansione o il collegamento alle reti infrastrutturali”.

Infine, l’organizzazione israeliana ha affermato che le autorità di occupazione danneggiano gli interessi di tutti i palestinesi in Cisgiordania, spiegando che “circa 150 villaggi che risultano, sulla carta, nelle aree A e B (sotto il controllo dell’Autorità palestinese, Anp), si trovano in realtà all’interno dell’Area C”.