B’Tselem: Israele sradica 1000 alberi per impossessarsi di ulteriori terreni palestinesi

-1902292951Qalqiliya-PIC. Domenica 15 gennaio 2017 le forze di occupazione israeliana hanno dato il via all’opera di sradicamento di ulivi e di livellamento dei terreni vicini ai villaggi palestinesi di ‘Azzun e a-Nabi Elyas a Qalqilya, come ha riportato mercoledì un inviato di B’Tselem.

Secondo B’Tselem, i lavori fanno parte della decisione presa dall’Amministrazione Civile e militare di costruire una strada tangenziale in sostituzione del segmento della Route 55 che passa per a-Nabi Elyas.

La stessa fonte ha aggiunto che la Route 55 in origine serviva come principale raccordo tra Nablus e Qalqilya ed era una delle principali arterie della Cisgiordania. Nel tempo, con l’espansione degli insediamenti, è diventata essenziale anche per i coloni poiché collega diversi grandi insediamenti con le zone costiere e la regione centrale di Israele.

La decisione di costruire la tangenziale è stata presa nel 1989 con l’obiettivo di risparmiare ai coloni la necessità di dover passare per il villaggio di a-Nabi Elyas. Tuttavia, l’operazione non è andata in porto fino al 2013, quando gli enti dell’Amministrazione Civile per la costruzione hanno dato il via al progetto.

A ottobre 2015 il progetto è stato velocizzato a causa delle pressioni della classe dirigente degli insediamenti: secondo alcuni rapporti dei media israeliani, il Primo Ministro Netanyahu aveva promesso la costruzione della strada ai capi dei consigli locali degli insediamenti.

Il 21 dicembre 2015 il capo dell’Amministrazione Civile ha emanato un ordine di esproprio per 10,4 ettari di terra destinati alla tangenziale. Nell’ordine si legge che la nuova strada servirà “per il bene pubblico” e migliorerà la viabilità tra Nablus e Qalqiliya.

A marzo 2016 i consigli locali dei villaggi palestinesi e i proprietari terrieri hanno firmato una petizione destinata all’Alta Corte di Giustizia israeliana (HCJ) opponendosi all’espropriazione adducendo come causa il fatto che la strada non servirà tutti i residenti della zona ma solo i coloni. Il 16 novembre 2016, l’Alta Corte di Giustizia ha rigettato la petizione dopo aver accettato il reclamo dello stato, che invece sostiene l’utilità della strada per l’intera popolazione della zona.

B’Tselem afferma che il sequestro dei terreni e lo sradicamento degli ulivi hanno danneggiato in modo consistente i proprietari terrieri palestinesi, i quali non solo hanno perso una fonte di reddito nonché un bene finanziario notevole, ma anche uno spazio aperto utile come punto di ristoro per tutti i residenti.

“Mentre Israele millanta di agire per il bene delle popolazioni occupate, le sue politiche ne ignorano costantemente le necessità”, si legge nella dichiarazione. “Questi avvenimenti, quando accompagnati da dichiarazioni false sul sequestro dei terreni palestinesi ‘per il bene pubblico’ e da pressioni della lobby dei coloni, ribadiscono ancora una volta le politiche e gli obiettivi di Israele”.

Traduzione di Giovanna Niro