B’Tselem: Israele usa la violenza dei coloni per obbligare i palestinesi ad andarsene

Palestina occupata – Quds News. Il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem ha dichiarato che Israele sostiene la violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata. Il gruppo ha affermato che gli attacchi mirano a spaventare le comunità palestinesi affinché lascino le loro case.

In un post su X, B’Tselem ha condiviso il filmato dei coloni che incendiano una moschea e un trattore, all’alba di domenica. L’attacco ha preso di mira la comunità beduina di Arab al-Malehat, a nord-ovest di Gerico.

Secondo la Commissione palestinese per la resistenza al muro e alle colonie, nel 2024 i coloni israeliani hanno commesso 2.971 attacchi contro i palestinesi e le loro proprietà in Cisgiordania. Questi attacchi hanno ucciso dieci palestinesi e distrutto più di 14 mila alberi.

La commissione ha riferito che, alla fine del 2024, circa 770 mila coloni israeliani vivevano in Cisgiordania: sono distribuiti in 180 colonie e 256 avamposti, di cui 138 classificati come siti agricoli o di pascolo. Mentre le colonie hanno l’approvazione del governo israeliano, i coloni stabiliscono avamposti senza un’autorizzazione formale.

Da quando è iniziato il genocidio di Israele a Gaza, l’esercito e i coloni hanno intensificato gli attacchi in Cisgiordania, compresa la parte orientale di Gerusalemme. Secondo i dati ufficiali, oltre 900 palestinesi sono stati uccisi, quasi 6.700 feriti e circa 14.300 arrestati.

Con il sostegno degli Stati Uniti, Israele ha condotto un assalto su larga scala a Gaza dal 7 ottobre 2023. Al 19 gennaio 2025, gli attacchi hanno ucciso e ferito oltre 159.000 palestinesi, soprattutto donne e bambini. Più di 14 sono ancora dispersi, il che ne fa uno dei peggiori disastri umanitari del mondo.