La campagna, lanciata nella città turca di Istanbul, ha l’obiettivo di fare pressioni per la sua liberazione. Comprende proteste, conferenze e attività di sensibilizzazione sui social media con lo slogan “Siamo tutti lo shaykh di al-Aqsa”.
La campagna continuerà fino al 12 novembre.
Shaykh Salah è stato arrestato dalla polizia israeliana dalla sua casa, il 15 agosto, nella città di Umm al-Fahm, per aver “incoraggiato la violenza” e per il sostegno a un’organizzazione vietata.