Capo dell’Iaeo: si prospettano passi avanti nella questione nucleare iraniana

PressTv. L’Organizzazione per l’energia atomica iraniana prevede, per i mesi a venire, una svolta nel tentativo di risolvere il dibattito occidentale sul programma nucleare iraniano.

“Per i prossimi mesi, si prospettano dei passi avanti nella questione nucleare”, questo è quanto ha affermato Ali Akbar Salehi, capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, ai giornalisti in seguito alla riunione del Consiglio dei Ministri, tenutasi lo scorso mercoledì.

“Come ho già detto in passato, siamo molto ottimisti riguardo al processo di risoluzione della questione nucleare e contiamo, nei prossimi mesi, che venga raggiunto un accordo su tale questione”, ha continuato.

Durante il suo intervento, il capo dell’Organizzazione iraniana ha descritto con entusiasmo il suo ultimo incontro con il Direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiya Amano.

L’incontro si è tenuto lunedì, in concomitanza della 57° Conferenza generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, a Vienna, capitale austriaca.

L’Iran e l’Agenzia hanno previsto un’altra tornata di dibattiti sul programma nucleare di Tehran per il 27 settembre, a Vienna.

Il 9 settembre, Armano ha dichiarato che l’Agenzia “continuerà a impegnarsi, collaborando con l’Iran in modo costruttivo, sotto il nuovo governo del Paese, per trovare una soluzione diplomatica ai problemi ancora irrisolti”.

Il 13 settembre, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha affermato che Tehran ha sempre rispettato le leggi internazionali del programma nucleare, sottolineando che “l’Iran non pretende nulla di più di quanto già definito nel Trattato di non proliferazione nucleare relativamente ai diritti degli altri Paesi”.

Gli Stati Uniti, Israele e alcuni dei loro alleati hanno pretestuosamente accusato l’Iran di perseguire obiettivi “non civili” nel suo programma nucleare, legittimizzando Stati Uniti e Unione Europea a utilizzare tale accusa infondata come pretesto per imporre ingiuste sanzioni all’Iran.

Tehran respinge fermamente questa accusa sostenendo che, in quanto firmatario del Trattato di non proliferazione nucleare e membro dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha diritto a ricorrere alle tecnologie nucleari solo a fini pacifici.

Inoltre, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha condotto numerose ispezioni nelle centrali nucleari del Paese, ma non vi è alcuna prova che dimostri che il programma nucleare iraniano abbia mirato a obiettivi militari.

Traduzione di Ilaria Gambino