Capo di Hamas arriva in Libano per colloqui con Hezbollah

Beirut -MEMO e PIC. Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyah, è arrivato in Libano mercoledì tra le tensioni nel complesso della moschea di al-Aqsa, nella Gerusalemme Est occupata.

Il portavoce di Hamas in Libano, Walid Kilani, ha dichiarato che la visita di Haniyah mira a dare seguito a precedenti incontri tra il gruppo palestinese ed il movimento libanese Hezbollah, “per coordinare le posizioni e rafforzare la resistenza contro il nemico israeliano”.

La tensione è aumentata, mercoledì, nella Cisgiordania occupata dopo che la polizia israeliana ha trattenuto circa 350 fedeli all’interno del complesso della moschea di al-Aqsa.

Un gruppo di palestinesi si è barricato all’interno della sala di preghiera al-Qibli del complesso dopo che i coloni avevano chiesto un’incursione nella moschea. Il gruppo ha cercato di impedire alla polizia di entrare, chiudendo le porte.

Dopo aver circondato la sala di preghiera di al-Qibli, la polizia israeliana è salita sul tetto della moschea, ha infranto alcune finestre e inizialmente è intervenuta usando granate stordenti contro i fedeli all’interno. Alcuni dei presenti nella moschea hanno cercato di resistere alla polizia, lanciando fuochi d’artificio.

Secondo la Commissione per gli Affari dei prigionieri palestinesi, la polizia israeliana ha iniziato a rilasciare i detenuti a condizione che vengano allontanati dalla moschea di al-Aqsa e dalla Città Vecchia di Gerusalemme per una settimana.

Per i musulmani, al-Aqsa rappresenta il terzo luogo più sacro dell’Islam. Gli ebrei chiamano l’area di “Monte del Tempio”, sostenendo che era il sito di due templi ebraici nell’antichità.

Israele occupò Gerusalemme Est, dove si trova al-Aqsa, durante la guerra arabo-israeliana del 1967. Nel 1980 annesse l’intera città con una mossa mai riconosciuta dalla comunità internazionale.

Traduzione per InfoPal di F.L.