Catena umana internazionale per dire stop al genocidio di Gaza

flyer-webRete di solidarietà con la Palestina e pace nel Mediterraneo Abruzzo/Molise

Comunicato stampa 7 agosto 2014

Catena umana internazionale per dire stop al genocidio di Gaza.

Tutti uniti sul mediterraneo per portare solidarietà alla popolazione palestinese

Ad un mese dall’inizio degli attacchi israeliani su Gaza, la “Rete di solidarietà con la Palestina e pace nel Mediterraneo Abruzzo/Molise” ha lanciato un appello internazionale per una catena umana nel giorno di venerdì 8 agosto dalle 11 alle 11.30, mani nelle mani sulle spiagge del Mediterraneo in montagna, in città, nelle piazze e ovunque possibile per denunciare la violazione dei diritti umani internazionali da parte di Israele contro la popolazione della striscia di Gaza.

All’appello della Catena Umana Internazionale hanno aderito 48 comunità palestinesi e numerose reti di solidarietà in 26 paesi europei. In Italia si terranno catene a Bari (spiaggia Pane e Pomodoro), Foligno (piazza della Repubblica), Napoli (rotonda Diaz lungomare), Padova, Roma, Torino. In Abruzzo le località: San Salvo, Alba Adriatica, Francavilla (lido Asteria), Pescara (Nave di Cascella),. Nuove adesioni continuano ad arrivare anche in queste ore.

Dall’8 luglio 2014 data d’inizio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza (360 km quadrati e 1,8 milioni di abitanti) sono oltre 1.875 i morti palestinesi, anche se molti ancora sotto le macerie. Il 30 per cento dei morti, 408, sono minori la gran parte dei quali sotto i 12 anni. Oltre 2.744 i bambini feriti mentre 373mila necessitano urgentemente di assistenza psicologica specializzata. (Unicef)

Più di 10.000 i feriti e oltre 350.000 gli sfollati. Distrutti oltre 10mila case, uffici governativi, scuole, moschee, università, 4 gli ospedali bombardati insieme con infrastrutture socio-sanitarie ed ospedaliere, infrastrutture alimentari, la centrale elettrica che forniva i due terzi del fabbisogno di corrente elettrica alla popolazione della striscia di Gaza. Quasi totale l’impossibilità di accedere ad acqua potabile, con il propagarsi di scabbia, pidocchi, e rischio enorme di malattie, territorio ambientale e agricolo distrutti. Emergenza umanitaria. Sos.

Noi popolazioni civili del mondo, organizzazioni e reti di solidarietà, promuoviamo una catena umana internazionale per dire basta a questo massacro. 

Per premere con azioni non violente e di pace sulle Autorità competenti affinché il diritto internazionale e la Convenzione di Ginevra, art.18, siano applicati a salvaguardia dei diritti umani universali. 

Chiediamo l’embargo militare contro Israele e il boicottaggio delle banche coinvolte nel commercio di armi, la revoca del trattato militare e l’uso dello spazio aereo sardo per le esercitazioni dal 21 settembre. Ci impegniamo a sostenere la Campagna Internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele come già accaduto con il Sudafrica, per abbattere l’apartheid, affinché: 

  • sia posto fine all’embargo che la popolazione di Gaza subisce dal 2005 quando Hamas, sotto controllo di osservatori internazionali, vinse le elezioni;
  • siano aperti tutti i valichi di frontiera;
  • cessi l’occupazione e l’apartheid. 

Rete di solidarietà con la Palestina e pace nel Mediterraneo Abruzzo/Molise

Per informazioni:

amretesolidarietapalestina@gmail.com tel. 348.7426429, 340.3701978

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