Centinaia di coloni prendono d’assalto Kifl Haris, a Salfit, per eseguire rituali

Salfit-Quds Press. All’alba di oggi, lunedì, centinaia di coloni hanno preso d’assalto la cittadina di Kifl Haris, a nord di Salfit, nella Cisgiordania settentrionale, e hanno eseguito rituali nei santuari storici, sotto la stretta protezione delle forze di occupazione israeliane (IOF).

Fonti locali hanno riferito a Quds Press che grandi spiegamenti di forze dell’esercito di occupazione hanno preso d’assalto la città, la mattina presto, e hanno chiuso le sue strade e impedito il movimento dei nativi, in preparazione dell’arrivo di veicoli che trasportavano centinaia di coloni.

Le fonti hanno aggiunto che i coloni hanno invaso i santuari di “Nabi Kifl”, “Nabi Nun” e “Nabi Joshua”, e vi hanno eseguito rituali.

I coloni di solito invadono le moschee e i santuari religiosi islamici per celebrarvi rituali religiosi, provocando i sentimenti dei palestinesi e fomentando rivolte, nel tentativo di giustificare l’imposizione del pieno controllo israeliano su questi siti.

La cittadina di Kifl Haris è soggetta a continue invasioni, poiché gruppi di estremisti ebrei rivendicano luoghi a loro sacri, sebbene siano considerati siti del patrimonio islamico.

Kifl Haris è nota per la sua abbondanza di monumenti religiosi e comprende le tombe di numerosi profeti come Dhu al-Kifl e Joshua bin Nun che si trovano nel centro della cittadina, oltre a santuari storici come la tomba di al-Elisha e le Figlie di Giacobbe conosciute come Figlie di al-Zawiya, oltre a un khirbet (locale di riposo) noto come Deir Bejal.

Gli specialisti attribuiscono le ragioni della presa di mira dei santuari religiosi storici a “scopi di insediamento con una copertura ideologica, politica e religiosa, sostenendo che questi luoghi appartenevano loro fin dai tempi antichi, come preludio all’espulsione dei cittadini palestinesi”.