Gerusalemme/al-Quds-PIC e Quds Press. Centinaia di fedeli musulmani hanno eseguito la preghiera del venerdì, al-Fajr (alba), nella moschea di Al-Aqsa, nella Gerusalemme occupata, in risposta alla chiamata della “Grande Alba” a pregare nel luogo sacro musulmano.
Fin dalle prime ore del giorno, i palestinesi, comprese le famiglie, si sono riuniti alle porte di Al-Aqsa per pregare, confermando i legami spirituali dei palestinesi con il luogo sacro e respingendo i piani di ebraicizzazione e annessione dell’autorità israeliana di occupazione (IOA).
Diversi attivisti hanno lanciato appelli per pregare nella moschea di Al-Aqsa per contrastare l’escalation degli attacchi dell’IOA a Gerusalemme.
Per quanto riguarda coloro a cui è stato vietato l’accesso ad Al-Aqsa, hanno risposto a questa chiamata pregando alle porte della Moschea e nelle sue vicinanze.
La campagna della “Grande Alba” è stata lanciata all’inizio dello scorso anno dalla moschea Ibrahimi di al-Khalil/Hebron, poi dalla moschea di Al-Aqsa, e molte altre moschee hanno seguito l’esempio in Cisgiordania, a Gaza e in diversi paesi del mondo arabo e islamico.