Centinaia di migliaia di cittadini della Striscia di Gaza hanno manifestato contro i massacri israeliani e per esprimere sostegno alla resistenza.

Gaza – Infopal

Ieri, nel pomeriggio, centinaia di migliaia di cittadini palestinesi della Striscia di Gaza hanno risposto all’appello del movimento di Hamas, manifestando in tutte le città della Striscia per condannare la continua aggressione israeliana.

I manifestanti hanno condannato l’aggressione selvaggia dell’esercito di occupazione israeliano contro i cittadini inermi, bambini e donne.

Durante la manifestazione nella città di Gaza, a cui hanno partecipato diverse fazioni palestinesi, il dirigente di Hamas, il deputato Khalil al-Hayyah che ieri ha perso un figlio, ucciso dalle bombe israeliane, ha confermato che il suo movimento "proseguirà la scelta della resistenza per riacquisire i diritti dei palestinesi, a costo della vita dei capi e dei figli di Hamas". E ha ribadito che Hamas "non riconoscerà Israele. Vogliono trasformare la questione palestinese in questione di pezzi di pane e pasticche di medicine. I palestinesi rifiutano questa strategia, perché la Palestina riguarda la Ummah, il popolo, Gerusalemme e i diritti". E ha sottolineato: "Vogliono mettere gli abitanti di Gaza contro Hamas e contro la resistenza, in particolare contro le brigate al-Qassam, ma loro non sanno che Hamas è tutta Gaza e Gaza è Hamas".

Durante la marcia, i manifestanti hanno portato bare simboliche del neonato e degli altri dieci bambini uccisi dai bombardamenti israeliani.

Al-Hayyah ha spiegato che "l’occupazione e chi sta dalla sua parte, vuole creare un governo che metta in pratica le richieste israeliane e faccia concessioni. Ma noi non accetteremo mai".

E ha accusato il governo di Ramallah e il presidente Mahmud Abbas di aver dato a Israele "luce verde per commettere i crimini in corso a Gaza".

Al-Hayyah ha inviato un messaggio alle forze israeliane: "Uccidete chi volete, fate cosa volete, noi proseguiremo a combattervi: noi siamo resistenti e con Hamas non funzionano le minacce".

Al-Hayyah ha rivolto un appello alle nazioni arabe e islamiche affinché si muovano per difendere il popolo palestinese.