Secondo il giornale, il dipartimento di protezione psicologica all’interno dell’esercito israeliano ha applicato un programma di trattamento sul terreno per il sostegno di ufficiali e soldati delle forze israeliane.
L’obiettivo è di risollevare il morale dei soldati e di rinforzare la loro fiducia in se stessi senza aver bisogno di portarli in un ospedale psichiatrico durante la guerra, come è successo a diversi militari.
“E’ vero che c’è una diminuzione del numero di soldati che sono stati evacuati durante quest’ultima guerra contro Gaza, in relazione alle precedenti, ma è anche vero che decine sono stati soccorsi in ragione del loro stato psicologico, ed è stato impedito loro di ritornare al combattimento”, ha aggiunto il giornale.
Sempre secondo Israel Today, l’esercito avrebbe cominciato 8 mesi fa a preparare i soldati delle differenti unità, regolari e riservisti, con un programma di addestramento di 8 ore. Essi apprendono a individuare i segni di un trauma sul campo di battaglia e a prendersi cura dei compagni.
Il quotidiano ha citato il caso di un conducente di un carrarmato nella Striscia di Gaza che è stato sospeso dalle proprie funzioni a seguito del trauma: il soldato che l’accompagnava si era incaricato di calmarlo e di spiegargli la situazione nella quale lui si trovava.
Traduzione di Vittoria Bortone