A centinaia manifestano in Cisgiordania chiedendo il boicottaggio di Israele

Ma’an e Imemc. Lunedì, a Ramallah, in centinaia si sono riuniti nella piazza al-Manara per protestare contro la decisione di Israele di congelare i fondi fiscali dovuti all’Autorità palestinese.
Jamal Muheisen, un membro del Comitato centrale di Fatah, ha affermato che a Israele “non dovrebbe essere consentito di rubare i nostri soldi e guadagnare vendendo i loro prodotti ]nei nostri mercati”.
“Nonostante le numerose campagne di boicottaggio ci sono ancora i prodotti israeliani nei nostri mercati”, ha dichiarato Muheisen. “I nostri commercianti e funzionari non dovrebbero permettere che ciò continui”.
Muheisen ha dichiarato a Ma’an che le marce sono state organizzate in modo da aumentare il sostegno alle azioni di politica internazionale della Palestina – riferendosi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e l’entrata palestinese nella Corte penale internazionale (CPI).
Un altro membro del Comitato Centrale di Fatah, Mahmoud al-Alul, ha dichiarato che le proteste stanno inviando al mondo il messaggio che i palestinesi sostengono i loro leader.
Nel frattempo, centinaia di palestinesi a Hebron hanno anche partecipato a marce di protesta. Il governatore di Hebron, Kamel Hmeid, e funzionari di Fatah locali si sono uniti alla marcia.
Proteste simili si sono svolte in Tubas.
Il portavoce di Fatah, Ahmad Assaf, ha detto che le proteste passano il messaggio che i palestinesi sostengono il presidente Mahmoud Abbas.
Ha aggiunto che la resistenza popolare e il boicottaggio dei prodotti israeliani dovrebbero essere aumentate, tuttavia Abbas, membro di Fatah, ha più volte affermato che non sostiene il boicottaggio dei prodotti israeliani.
Traduzione di Edy Meroli