Centro Al-Mizan; l'illegalità interna ha provocato 1065 vittime (tra morti e feriti) nel primo quadrimestre del 2007.

Il centro palestinese per i diritti umani ha confermato l’aumento dell’illegalità durante il primo quadrimestre del 2007: le vittime sono 1065 – tra morti e feriti. I morti, 147, sono tre volte superiori a quelli del 2004 e del 2005.

Il Centro Al-Mizan ha sottolineato la necessità di prendere decisioni veloci per imporre la sicurezza e l’ordine, e per applicare la legge e superare gli scontri politici e tribali.

Il rapporto ha evidenziato l’escalation di scontri armati tra i due movimenti di Fatah e Hamas, e gli attacchi contro le strutture civili, le università, i luoghi di culto, le abitazioni, e gli omicidi.

Il centro ha denunciato il livello di violenza, di maltrattamenti e di torture perpetrate contro le persone sequestrate.

Il rapporto ha evidenziato la diffusione di crimini a un livello senza precedenti: uccisioni, rapimenti, furti di auto e nelle proprietà private, attacchi contro le strutture pubbliche e private da parte di gruppi armati e fuorilegge.

Il rapporto ha denunciato i crimini "nascosti", in particolare quelli contro le donne che per numero sono senza precedenti, precisando che essi non suscitano l’interesse delle forze di sicurezza.

Il centro ha espresso le proprie paure per le aggressioni contro i centri culturali, gli internet café, i negozi di musica, diventate ormai regolari. E ha aggiunto di avere il sospetto che dietro i vari attacchi criminali e l’assassinio delle donne agisca un’organizzazione.  

E sottolinea che "il ruolo dell’Autorità palestinese non è andato oltre le dichiarazioni. Le stazioni di polizia hanno trasferito alcune questioni alle ‘istituzioni tribali’. Tale pratica indebolisce gli organi giudiziari e rafforza il ruolo dei capi tribù, i mukhtar".

Il rapporto ha sottolineato la necessità di prendere delle decisioni veloci per imporre l’ordine, far regnare la legge e superare le questioni politiche e tribali che rappresentano un ostacolo, e liberare il giornalista Alan Johnston perseguitando i criminali.

Il centro Al-Mizan vede la mancata assunzione di responsabilità da parte delle autorità nell’imporre la sicurezza e l’ordine come un elemento che aiuta l’illegalità e peggiora la situazione.

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