Centro per i diritti: Israele ha riarrestato 8 palestinesi liberati a seguito dell’accordo di scambio

Gaza – Pal.info e InfopPal. Il Centro palestinese per gli studi dei detenuti ha affermato che il regime israeliano ha violato l’accordo di scambio con la resistenza e ha rimesso in carcere otto prigionieri palestinesi dopo che erano stati rilasciati.

La denuncia è contenuta in un rapporto pubblicato martedì 17 ottobre, nel primo anniversario dell’accordo di scambio effettuato tra la resistenza palestinese e il regime dell’occupazione israeliana che ha portato alla liberazione di 1.027 palestinesi, uomini e donne provenienti dalle carceri israeliane.

Il Centro ha affermato che il regime israeliano giustifica la cattura di questi ex detenuti palestinesi in base al numero d’ordine militare 186, emesso pochi giorni prima della firma dell’accordo di scambio. Tale ordine, nella machiavellica “legge” sionista, permetterebbe di arrestare nuovamente  i palestinesi rilasciati sulla base di prove riservate.

Ha aggiunto che questa giustificazione israeliana ha dimostrato la malafede prima della firma del contratto di scambio con la parte palestinese.

Oltre a questi otto prigionieri, il regime israeliano ha anche riarrestato altri palestinesi ex detenuti che erano stati rilasciati come parte dell’accordo di scambio del 2011, ma poi li ha liberati di nuovo o li ha esiliati come è successo alla donna palestinese, Hana Shalabi, che era stata rapita nuovamente e poi esiliata a Gaza a seguito del  suo sciopero della fame.

In un contesto correlato, il centro d’informazione palestinese ha pubblicato un lungo rapporto in arabo per commemorare il primo anniversario del patto di scambio che cade domani, 18 settembre.

Il rapporto ha detto che il giorno dell’anniversario non è un giorno normale nella storia del popolo palestinese perché ha cambiato la vita di centinaia di famiglie palestinesi i cui figli e figlie erano stati liberati a seguito di un accordo descritto da molti osservatori politici come “onorevole”.

Il rapporto di Pal.info comprendeva anche le dichiarazioni fatte da alcuni ex-detenuti che hanno ottenuto la loro libertà grazie a  questo patto, che è conosciuto localmente come “Wafa Al-Ahrar” (l’impegno di uomini liberi).

Gli ex-detenuti, in generale, hanno espresso il loro apprezzamento alla resistenza palestinese per aver onorato l’impegno a rilasciare i prigionieri e hanno affermato che la loro libertà sarebbe stata impossibile senza tale accordo.