“Ci vogliono morti prima di aprire il cancello”: bambino ferito aspetta al gate di Qalandiya

Posto di blocco militare di Qalandiya (Foto: Tamar Fleishman, The Palestine Chronicle).

Gerusalemme/al-Quds – The Palestine Chronicle. Di Tamar Fleishman. Mentre mi trovavo al checkpoint militare di Qalandiya, ho visto un’auto privata che aspettava da molto tempo. Dato che era strano vedere un veicolo privato in quella corsia, che di solito è utilizzata dagli autobus pubblici, ho deciso di avvicinarmi.

L’autista mi ha detto che proveniva dal quartiere di Kufr Aqab, Gerusalemme Est, e che stava trasportando il suo bambino di 1 anno, che era ferito. Non è chiaro come il bambino abbia subito le ferite.

Era perfettamente a conoscenza delle rigide procedure militari israeliane, quindi ha notificato il suo arrivo alle autorità dell’esercito israeliano. Avevano promesso di autorizzare il suo passaggio e di aprirgli il cancello. Tuttavia, non hanno mantenuto la promessa.

La madre era seduta nella parte posteriore dell’auto, tenendo in braccio il suo bambino. Il padre era sempre più arrabbiato e preoccupato.

“Ci vogliono morti prima di aprire il cancello”, ha detto.

Mi sono fermata accanto alla macchina e ho aspettato con loro.

Quando il cancello si è finalmente aperto, l’auto ha potuto procedere per alcuni metri solo per essere nuovamente fermata per un altro controllo.

Continuavo a guardarli da lontano, pensando a tutte le volte in cui ho dovuto assistere al completo disprezzo dei soldati israeliani per le vite dei palestinesi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.