Ciagate: quando gli Stati Uniti (e chi li segue) hanno proprio toccato il fondo

Ciagate: quando gli Stati Uniti (e chi li segue) hanno proprio toccato il fondo

Radio Irib. Di Davood Abbasi.
C’era una volta in un mondo sempre più brutto una nazione che pretendeva di essere il leader di tutti, il portabandiera dei diritti umani, il difensore della giustizia, il paladino della libertà e soprattutto il paese che deve dettare la legge da tutte le parti.Ora, questo paese, che per via della sua forza militare aveva formato un impero, aveva una grande differenza con tutti i suoi predecessori, ovvero gli altri paesi che avevano formato “imperi” sulla Terra; era una nazione che continuava a superarsi in quella che era la corruzione e la perversione.
Achemenidi, greci, romani, ottomani, britannici, nessuno degli imperi della storia umana era stato come loro; certo, il potere e la ricchezza portano sempre corruzione, ma loro avevano trasformato la perversione e la mancanza di moralità nel loro cavallo di battaglia.L’impero che certi popoli chiamarono “Grande Satana”, prese le distanze da ogni tipo di immaginazione umana quando decise di concludere la guerra mondiale con le bombe più disumane che l’uomo aveva mai inventato; da quando usò l’agente arancione in Vietnam, da quando inventò un morbo chiamato talebani, da quando aggredì l’Iraq mentendo, da quando diede vita ad un virus chiamato Isis, da quando decise di riconoscere per primo una masnada di terroristi che avevano occupato terre altrui: Israele.

Era un impero davvero delle tenebre; persino all’interno del suo territorio rischiavi di morire beccandoti una pallottola, anche se avevi 15 anni, se come tutti i maschietti di questo mondo giocavi con una pistola giocattolo ed avevi l’unica colpa di avere il colore della pelle un pò scuro; il bello e’ che il tuo assassino, non veniva nemmeno messo in prigione.

Qualcuno poteva dire che in questa nazione, il WATERGATE era tutto summato uno scandalo politico interno da quattro soldi, in cui la Casabianca aveva finanziato un gruppo di scalmanati per fare irruzione, nel 1972, nella sede del partito democratico. Qualcuno poteva dire che il HAMGATE, voleva solo dire che il capo dello staff della Casabianca aveva usato cocaina, che il LANCERGATE ed il BILLYGATE erano normali casi di corruzione e che il TRAVELGATE o il SEXYGATE erano semplici segnali della decadenza morale dei vertici dell’impero.

Ma il CIAGATE di cui si parla da tempo e la cui conferma arriva in questi giorni, non può essere preso alla leggera. Che razza di civiltà rappresenta una nazione che autorizza ufficialmente le peggiori torture?
Soffocare la gente ma fare in modo che non muoia per poterla soffocare di nuovo, picchiarla nel peggiore dei modi, torturarla psicologicamente minacciando la tortura dei cari, umiliarla con atti abominevoli ed osceni…
E’ possibile dire che tutto ciò provenga da una qualsiasi sottospecie di cultura? Che tipo di cultura e’ quella degli Stati Uniti?
Se sono loro i rappresentanti della cultura occidentale, se sono loro l’impero occidentale, l’Occidente e’ giunto alla fine ed ha toccato proprio il fondo. Ed e’ ridicolo, da questo stesso istante, che il Dipartimento di Stato vada a guastare le feste annualmente a tutti i paesi del mondo con il suo rapporto sui diritti umani, che vada a contestare programmi nucleari in altri paesi, che dica una sola parola sulla lotta al terrorismo, alla tortura, al male.
Gli Stati Uniti, che pagavano i loro alleati per ospitare le prigioni segrete, i covi della tortura, sono ormai sinonimo del male stesso.
E la fine della storia che abbiamo iniziato a raccontare e’ fin troppo scontata. E tutti atei, buddisti, cristiani o musulmani, sappiamo bene che fine fà il male.

La questione del CIAGATE, e tutte le verità che abbiamo citato, e le centinaia di cose che ci siamo scordati di citare (non sarebbe male parlare, per non andare lontani dell’assassinio di Aldo Moro, il golpe in Cile contro Salvador Allendè o quello contro l’iraniano Mosaddeq) dovrebbero essere segnali ben chiari per quei paesi che sono ancora sulla nave degli Stati Uniti.

I cosiddetti alleati, i paesi Nato e gli altri, sappiano bene che questo impero del male, per forza di cose, non può durare tanto e che quando inizierà a colare a picco, le conseguenze potrebbero essere gravi. Purtroppo non e’ seria l’analisi del ministro degli esteri italiano Gentiloni che parlando del rapporto della Cia dice che sono pratiche inaccettabili alle quali però Obama ha posto fine. Non e’ vero perchè non sono affatto finite e ciò non e’ stato dichiarato da nessuna parte; in più la questione spaventosa e’ che le peggiori torture ed i responsabili principali delle torture rimangono ancora segreti e chissà se si saprà mai la verità fino in fondo.

Come spiega il direttore di Human Rights Watch, Kenneth Roth, la tortura non era un caso sporadico o un eccesso di alcuni individui, ma una “opzione politica per i presidenti degli Stati Uniti”.

E’ doveroso ricordare che questi simpatici signori, di cui abbiamo esaminato la lunga tradizione di atti abominevoli, sono “i padroni” dell’Italia, quelli che in Italia hanno 113 basi e strutture militari e a cui Roma non sa dir di no. Quella Roma che oggi e’ forse troppo immersa nei suoi affarucci di corruzione provinciale per accorgersi di essere capitata dalla parte dell’impero del male.