Cibo tradizionale italiano e palestinese presentati a Gaza

Gaza-PIC. Nel salone di un istituto di Gaza, alcune donne palestinesi hanno preparato gli strumenti per cucinare e tutti gli ingredienti necessari in attesa di alcuni cuochi provenienti dall’Italia e dalla Palestina per la preparazione di piatti tradizionali, durante un evento sponsorizzato dal Ministero della Cultura di Gaza.

Meeting formativi.

L’iniziativa è stata promossa dal ministero della Cultura che ha organizzato delle sessioni formative sulla preparazione di piatti popolari italiani e palestinesi presso il Centro per l’Autodeterminazione delle Donne di Jabaliya, gestito dal ministero per lo Sviluppo Sociale.

Questi incontri sono stati organizzati dal ministero della Cultura il quale ha deciso di concluderli in un modo un po’ particolare. Un team di chef italiani è riuscito ad arrivare nella Striscia di Gaza per insegnare ad altri chef come cucinare piatti italiani. In cambio un gruppo di chef palestinesi ha insegnato a quelli italiani come preparare piatti tradizionali della Palestina.

Gli incontri di formazione fanno parte del Festival per lo Scambio Culturale Italo-Palestinese, organizzato dal ministero della Cultura palestinese in cooperazione col Centro italiano per lo Scambio culturale, ha dichiarato Ahlam Al-Shaer, il direttore dei gruppi giovanili presso il ministero della Cultura, sottolineando che il progetto di scambio culturale è rivolto a tutti i paesi del mondo.

Da Occidente ad Oriente

I partecipanti hanno assaggiato piatti palestinesi, che fondono spezie, verdure, riso e pasta, con differenti sapori. Allo stesso tempo, hanno gustato anche i piatti italiani più tradizionali come pizza e pasta, assieme ad altri che non conoscevano.

Al-Shaer ha evidenziato il fatto che la delegazione italiana aveva chiesto di effettuare il training nei campi rifugiati per conoscere da vicino la sofferenza del popolo palestinese, aggiungendo che i cuochi di entrambe le parti effettueranno un altro corso di formazione sulla preparazione della Pizza italiana e del Maftul palestinese.

Analogie e differenze

Lo chef italiano Domenico ha parlato delle analogie e delle differenze tra la cucina italiana e quella palestinese, specificando che la cucina palestinese è caratterizzata dall’utilizzo di spezie diversamente da quella italiana, mentre entrambe usano la farina in molte delle loro ricette.

Chef palestinesi hanno preparato la Maqluba, che è il piatto palestinese più diffuso tra gli abitanti del luogo, ed hanno assistito alla preparazione dello chef Domenico del più famoso piatto del suo paese, cucinato durante le liete occasioni – conosciuto col nome di Nuki.

Differenti metodi di preparazione del cibo

Semola, acqua ed un pizzico di sale sono gli ingredienti della pasta italiana, che ha preparato Domenico, tagliandola in piccoli pezzi e passandola sopra un attrezzo di legno che ha lasciato il proprio segno su di essa e presentandola alla audience che attendeva con impazienza di assaggiarla, dopo avervi aggiunto formaggio e pomodoro.

Ha inoltre fatto notare di aver imparato dai cuochi palestinesi i segreti per la preparazione della Maqluba, aggiungendo che vorrebbe trasferire in Italia quel che ha appreso preparando questo piatto per i clienti del suo ristorante che si trova in Sardegna.

Negli anni passati, il ministero della Cultura ha focalizzato la propria attenzione sulle mostre e sui festival che riguardano il cibo in quanto promuovono lo scambio del patrimonio culturale tra le diverse popolazioni. L’anno scorso ha ospitato una delegazione italiana e molti ristoranti per uno scambio di competenze tra i piatti delle tradizioni orientale ed occidentale.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi