CICR: in un anno, oltre 9 mila ulivi sradicati da Israele in Cisgiordania

Cisgiordania occupata – Palestine Chronicle. Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), da agosto del 2020 in Cisgiordania sono stati distrutti oltre 9 mila ulivi.

Con la stagione della raccolta delle olive in corso, l’agenzia umanitaria ha invitato Israele a garantire un accesso sicuro, tempestivo e adeguato per i palestinesi ai loro uliveti nella Cisgiordania occupata.

“Per anni, il CICR ha osservato un picco stagionale di violenza da parte dei coloni israeliani, residenti in alcune colonie e avamposti in Cisgiordania, nei confronti degli agricoltori palestinesi e delle loro proprietà nel periodo che precede la stagione della raccolta delle olive, nonché durante la stagione del raccolto stesso, a ottobre e novembre”, ha affermato Els Debuf, capo della missione del CICR a Gerusalemme.

“Gli agricoltori subiscono anche atti di molestie e violenza che mirano ad impedire un raccolto di successo, per non parlare della distruzione delle attrezzature agricole o dello sradicamento e dell’incendio degli ulivi. Questa è una preoccupazione importante che continuiamo a condividere con le autorità in carica”, ha aggiunto.

Martedì, nel frattempo, coloni estremisti hanno sradicato 900 ulivi ed albicocchi e hanno rubato raccolti di olive nel villaggio di Sebastia, nella città di Nablus, Cisgiordania occupata, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa ufficiale palestinese WAFA.

La violenza dei coloni contro i palestinesi e le loro proprietà è routine in Cisgiordania, mentre le autorità d’occupazione raramente prendono provvedimenti.