Cinque palestinesi uccisi e 20 feriti a Nablus

Nablus-PIC, Wafa, Imemc, MEMO e Quds Press. Cinque palestinesi sono stati uccisi e 20 feriti durante violenti scontri scoppiati a Nablus, ieri sera, lunedì, presa d’assalto dalle forze di occupazione israeliane (IOF).

Gli scontri sono scoppiati dopo che un vasto spiegamento di forze israeliane ha invaso Nablus ed è stati affrontato dai combattenti della resistenza palestinese.

“Ci sono cinque morti e 20 feriti, di cui quattro gravi, causati dal fuoco israeliano a Nablus”, ha dichiarato il ministero della Sanità palestinese in un breve comunicato. 

Le vittime sono: Wadih Al-Houh, Hamdi Sharaf, Ali Antar, Hamdi Qayyim e Mishaal Baghdadi.

Una sesta persona è stata uccisa dai soldati israeliani a Nabi Saleh, a nord della città di Ramallah, ha dichiarato il ministero.

Fonti locali hanno riferito che le forze israeliane hanno fatto irruzione in diversi quartieri di Nablus, dove si sono uditi suoni di spari ed esplosioni e si sono viste colonne di fumo e fiamme provenire da diversi quartieri.

L’esercito israeliano ha poi inviato rinforzi supportati da droni, hanno aggiunto le fonti.

Nel frattempo, alle squadre mediche è stato impedito di raggiungere i feriti.

Le forze israeliane hanno anche colpito con un missile un’auto nell’area di Ras al-Ain, uccidendo un palestinese.

Il gruppo armato Arin al-Osoud (Tana dei Leoni) ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che i suoi membri affiliati sono stati impegnati in violenti scontri armati con le forze militari israeliane che hanno fatto irruzione in città.

In una nota, le IOF hanno affermato che l’incursione è stata condotta contro un “covo che veniva utilizzato come quartier generale e sito di produzione di esplosivi da operatori della ‘Tana del Leone'”.

Le forze di sicurezza israeliane hanno fatto “esplodere il sito di fabbricazione degli esplosivi”, aggiungendo che durante l’operazione sono stati colpiti diversi sospetti armati e “decine di palestinesi hanno bruciato pneumatici e lanciato pietre contro le truppe”.