Circa 14,5 milioni di Palestinesi nella Palestina storica e nella diaspora – PCBS

Ramallah-Wafa. A metà del 2023 sono circa 14,5 milioni di Palestinesi nel mondo, di cui circa 5,4 milioni nello stato della Palestina; 2,7 milioni di maschi e 2,7 milioni di femmine. La popolazione stimata della Cisgiordania è di 3,2 milioni (1,6 milioni di maschi e 1,6 milioni di femmine). Mentre la popolazione stimata della Striscia di Gaza è di 2,2 milioni (1,1 milioni di maschi e 1,1 milioni di femmine), secondo l’Ufficio Centrale palestinese di Statistica (PCBS) che ha diffuso i dati sulla popolazione palestinese in occasione della Giornata Mondiale della Popolazione.

La percentuale di minori dagli 0 ai 14 anni costituisce il 37% della popolazione totale alla metà del 2023; di cui il 35% in Cisgiordania e il 40% nella Striscia di Gaza. La percentuale della popolazione di 65 anni e oltre raggiunge il 4% del totale.

Si stima che il 12% delle famiglie palestinesi sia gestita da donne (12% in Cisgiordania e 11% nella Striscia di Gaza).

Le stime indicano un calo della dimensione media della famiglia in Palestina dal 2007, che è scesa a 5 persone nel 2022 rispetto a 5,8 nel 2007. La dimensione media della famiglia in Cisgiordania è scesa a 4,7 persone nel 2022 rispetto a 5,5 del 2007. Nella Striscia di Gaza, la dimensione media della famiglia è scesa a 5,5 persone nel 2022 rispetto a 6,5 del 2007.

Il tasso di analfabetismo tra le persone dai 15 anni in su è del 2,2%. Il divario di analfabetismo si nota in modo significativo tra maschi e femmine con percentuali rispettivamente dell’1,1% e del 3,3%.

I dati per l’anno scolastico 2021/2022 hanno dimostrato che il tasso di partecipazione all’istruzione formale (un anno prima dell’iscrizione al livello elementare ufficiale) in Palestina è di circa il 73% (68% tra i maschi e 78% tra le femmine). Mentre i dati del 2022 hanno mostrato che le percentuali di completamento dei diversi livelli di istruzione (istruzione secondaria inferiore e superiore) erano più elevate tra le donne raggiungendo rispettivamente il 97% e il 78%, mentre le percentuali tra i maschi erano rispettivamente del 90% e del 53%.

Per quanto riguarda la percentuale di studentesse iscritte negli istituti di istruzione superiore palestinesi, ha raggiunto il 62% del totale di studenti iscritti agli istituti di istruzione superiore, nel 2021-2022, di cui circa il 10% è iscritto al corso di specializzazione in ICT.

Il tasso di partecipazione delle donne nel mondo del lavoro è aumentato nel 2022 rispetto al 2021, raggiungendo circa il 19% del totale delle donne in età lavorativa nel 2022. In particolare, questa percentuale era del 17% nel 2021, mentre il tasso di partecipazione degli uomini nel mondo del lavoro ha raggiunto il 71% nel 2022, rispetto al 69% nel 2021.

Per contro, nel 2022, il tasso di disoccupazione tra le donne in età lavorativa è stato di circa il 40% rispetto al 20% degli uomini. Il tasso di disoccupazione tra i giovani (19-29 anni) diplomati che hanno un diploma intermedio e superiore ha raggiunto il 48% (61% tra le femmine rispetto al 34% tra i maschi).

Circa il 40% dei dipendenti del settore privato guadagna uno stipendio mensile inferiore allo stipendio medio minimo (1.880 NIS), la percentuale era del 38% tra gli uomini per le donne del 50%. Inoltre, il 40% delle lavoratrici assunte nel settore privato lavora senza contratto e il 44% di loro riceve un contributo per finanziare il pensionamento/fine lavoro. Nel 2022, il 46% delle lavoratrici del settore privato ha usufruito di un congedo di maternità retribuito.

Secondo i dati del Consiglio Generale del Personale, fino a febbraio 2023, la partecipazione delle donne nel settore pubblico raggiungeva il 48% circa del totale degli occupati in tale settore. Il divario è significativo nella percentuale di chi ricopre il grado di direttore generale o superiore, dove questa percentuale raggiunge il 14% tra le donne rispetto all’86% tra gli uomini.

La percentuale di donne elette e nominate alle elezioni locali del 2021-2022 è stata del 21% rispetto al 79% degli uomini. Inoltre, la partecipazione delle donne alle posizioni decisionali è ancora limitata rispetto a quella degli uomini, poiché i dati per il 2021 hanno dimostrato che le donne costituiscono circa il 23% dei membri del Consiglio Centrale, il 19% dei membri del Consiglio Nazionale Palestinese e il 12% dei membri del Consiglio dei Ministri. Inoltre, solamente una donna ricopre la carica di governatore su 15 governatori, e soltanto l’1% dei presidenti dei consigli locali in Palestina sono donne. Per quanto riguarda il consiglio direttivo delle Camere di Commercio, Industria e Agricoltura, la percentuale di uomini ha raggiunto il 99% contro l’1% di donne; circa il 19% dei magistrati sono donne, e la percentuale dei procuratori donne è del 18%.

Nell’anno 2022, circa il 92% delle famiglie in Palestina ha dichiarato di accedere a Internet da casa o da casa di uno dei membri della famiglia (93% in Cisgiordania e 92% nella Striscia  di Gaza). La percentuale di persone (dai 10 anni in su) che ha utilizzato Internet ha raggiunto l’89% (92% in Cisgiordania e 83% nella Striscia di Gaza), 89% tra i maschi e 88% tra le femmine.

I dati hanno anche dimostrato che la percentuale di persone (dai 10 anni in su) che possiedono un telefono cellulare è del 79% (86% in Cisgiordania e 69% nella Striscia di Gaza). C’è un divario nel possesso del telefono cellulare tra maschi e femmine, la percentuale ha raggiunto l’83% tra i maschi e il 76% tra le femmine per l’anno 2022.

La percentuale di persone (dai 10 anni in su) che possiedono uno smartphone è del 73% (83% in Cisgiordania e 58% nella Striscia di Gaza), 74% tra i maschi e 72% tra le femmine per l’anno 2022.

In questo contesto, i dati del Report sulla Realtà Digitale di Ipoke per il 2022 indicano che il tasso di diffusione dei social media in Palestina è di circa il 66%, mentre la percentuale di utilizzo dei social media per sesso è del 51% tra i maschi e il 49% tra le femmine.

Circa il 10% delle donne mai sposate (15-64 anni) in Palestina sono state esposte a qualche forma di violenza informatica attraverso i social media. Inoltre, l’8% delle donne è stato esposto a violenza attraverso le telecomunicazioni (minacce, ricatti o molestie da parte di diverse persone o gruppi attraverso chiamate o messaggi).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli