Cisgiordania: Barak ha dato il via libera alla costruzione di una cinquantina di unità abitative nella colonia Adam.

Gerusalemme – Infopal. La radio dell’esercito di occupazione ha riferito che il ministero della Difesa israeliano, oggi ha dato il via libera alla costruzione di cinquanta unità abitative nella colonia Adam, in Cisgiordania.

La radio ha aggiunto che la decisione è stata presa per consentire lo spostamento di circa duecento israeliani che vivono nell’insediamento di Migron, il più grande tra le colonie “irregolari”in Cisgiordania, composte da sessanta caravan e due case di cemento. E ha spiegato che il via libera alla costruzione si colloca nell’ambito di un progetto più vasto di edificazione di 1450 unità abitative nella stessa colonia.

L'annuncio è stato dato ad un paio d'ore dalla partenza del ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, verso New York, dove domani incontrerà l'inviato speciale Usa per il Medio Oriente, George Mitchell, per discutere proprio della questione degli insediamenti.

Il presidente americano Barak Obama e gli europei chiedono il congelamento totale del colonialismo in Cisgiordania, senza distinzione tra colonie irregolari e regolari. A seguito delle pressioni della comunità internazionale, i media hanno riferito che il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di congelare la costruzione di insediamenti in Cisgiordania per un periodo di tre mesi, fatta eccezione per gli edifici in costruzione.

Il segretario generale del movimento “Peace Now”, che si oppone alla colonizzazione, Yerev Oppenheimer, ha invitato Barak a “congelare tutti i permessi di costruzione negli insediamenti”.

Da parte sua, il deputato dell'Unione nazionale (di estrema destra), Michael Ben-Ari, residente nell’insediamento di Migron, ha sollecitato i coloni a non trasferirsi nella colonia Adam. Egli ha affermato, parlando alla radio, che “non è possibile accettare che il governo decida di smantellare gli insediamenti”.

Il governo israeliano insiste nell'ampliamento degli insediamenti esistenti adducendo il pretesto della necessità di rispondere alla “naturale crescita demografica” all'interno degli stessi.

Secondo il quotidiano “Yediot Ahronot” il progetto di congelamento non comprende la costruzione di duemila unità abitative per i 3200 coloni nei vari insediamenti.

Nel comunicato finale, gli otto ministri degli esteri del G8, riuniti a Trieste venerdì scorso, hanno invitato al “congelamento degli insediamenti” nei territori palestinesi.
Il Quartetto per il Medio Oriente (Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Nazioni Unite) ha chiesto ad Israele di fermare gli insediamenti nei territori palestinesi. Il 24 giugno, anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha aggiunto la propria voce a quella di Obama per chiedere a Netanyahu, durante la sua visita a Parigi, di “congelare completamente” il colonialismo in Cisgiordania.

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