Cisgiordania-Quds Press, PIC e Ma’an. Venerdì, in varie località della Cisgiordania, diverse persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati con le forze di occupazione israeliane durante manifestazioni a sostegno dei prigionieri in sciopero della fame. Decine di altre sono rimaste asfissiate dai lacrimogeni.
Nell’area intorno alla prigione di Ofer, a Ramallah, sono scoppiati scontri dopo la preghiera del venerdì.
Nel distretto di Nablus, decine di civili palestinesi sono stati feriti durante gli scontri scoppiati dopo la preghiera del venerdì nelle cittadine di Beit Furik e Bita, nel corso di manifestazioni a sostegno dei prigionieri palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane.
Il direttore de servizio emergenza della Mezzaluna Rossa palestinese, Ahmed Jibril, ha affermato che 40 persone sono rimaste asfissiate dai gas lacrimogeni e 16 ferite da proiettili di acciaio rivestiti di gomma negli scontri tra le forze di occupazione e giovani locali. A Beit Furik, ci sono stati sette casi di asfissia da lacrimogeni e due ferimenti da proiettili di acciaio rivestiti di gomma.
Jibril ha aggiunto che le forze di occupazione hanno sparato proiettili veri contro un’ambulanza che trasportava un ferito. Due veicoli della Mezzaluna Rossa sono stati danneggiati.
Nel distretto di Hebron, a Beit Ummar, diverse persone sono rimaste ferite a seguito della repressione di una marcia in solidarietà con i prigionieri.
L’attivista Mohammed Awad ha dichiarato che le forze di occupazione hanno sparato gas lacrimogeni e bombe sonore contro i partecipanti alla marcia che ha avuto luogo in cittadina.
I soldati israeliani hanno attaccato anche l’area di Kharsa, a sud della città di Dura, e ostacolato il transito. Diversi cittadini sono stati fermati.
A Betlemme, le forze israeliane hanno lanciato bombe a gas e bombe sonore contro un gruppo di cittadini che manifestava all’entrata della città in solidarietà con i prigionieri.
A Qalqilya, i residenti hanno eseguito per la quarta volta consecutiva la preghiera del venerdì davanti alla tenda di solidarietà con i prigionieri in sciopero.
Durante la marcia settimanale a Kafr Qaddum, un Palestinese è rimasto dai soldati israeliani e decine di altri sono rimasti asfissiati.