Cisgiordania, feriti e asfissiati durante manifestazioni anti-coloniali

Cisgiordania-PIC, Wafa e Imemc. Venerdì, sono scoppiati violenti scontri tra i cittadini palestinesi e le forze di occupazione israeliane (IOF) in varie aree della Cisgiordania, dopo manifestazioni contro i progetti di insediamento.

A Qalqilya, le IOF hanno soppresso la marcia settimanale di Kafr Qaddum. Quattro civili sono rimasti feriti e decine sono rimasti soffocati dai gas lacrimogeni.

Fonti locali hanno riferito che quattro cittadini, tra cui un giornalista, sono stati feriti dai proiettili sparati dalle IOF, mentre a decine sono rimasti asfissiati.

La protesta è stata organizzata con la partecipazione dei residenti locali, che hanno intonato slogan patriottici contro “complotti volti a minare il progetto nazionale palestinese”.

I cittadini hanno tenuto un funerale simbolico per la Lega Araba durante le attività nazionali settimanali nella città di Kafr Qaddum, a est di Qalqilya, esprimendo la loro rabbia e rifiuto della normalizzazione con Israele.

Per il nono anno consecutivo, le marce settimanali contro gli insediamenti continuano a chiedere l’apertura della strada principale della città che le IOF hanno chiuso per l’espansione degli insediamenti.

Scontri ad al-Khalil/Hebron.

Ad al-Khalil/Hebron, diversi cittadini palestinesi hanno sofferto per l’esposizione ai gas lacrimogeni durante gli scontri con i soldati delle  nella zona di Bab Al-Zawiya, nel centro della città.

La piazza Bab Al-Zawiya si trova in una zona pianeggiante nel mezzo della valle e costituisce il centro principale di Hebron, poiché contiene un gruppo di scuole storiche, nonché il mercato commerciale della Medina e un esteso blocco di antichi edifici antichi.

Piazza Bab al-Zawiya si è trasformata in un campo di frequenti scontri in quanto si trova in direzione di siti militari dell’esercito di occupazione e degli insediamenti.

La manifestazione di Haris.

Nel distretto di Salfit sono riprese le proteste settimanali nella cittadina di Haris contro l’espansione degli insediamenti, dopo la sospensione, la scorsa settimana, a causa della diffusione del coronavirus.

Le IOF hanno soppresso la marcia settimanale anti-insediamento iniziata dopo le preghiere del venerdì davanti al cancello militare costruito all’ingresso occidentale di Haris.

Fonti locali hanno detto che le IOF hanno chiuso il cancello militare all’ingresso occidentale della città e hanno impedito a decine di persone di accedere alle loro terre.

La gente di Haris ha tenuto preghiere nelle terre locali che sono minacciate di sequestro e per respingere l’occupazione e gli attacchi, soprattutto nella zona di Khirbet Abu Al-Ela.