Cisgiordania, fine settimana caratterizzato da aggressioni israeliane

22_armed_violent_settlers_1Cisgiordania -InfoPal. Sabato 8 giugno, coloni israeliani hanno inseguito e aggredito agricoltori e pastori palestinesi, mentre si trovavano nelle loro terre, vicino alla cittadina di Yatta, a Hebron, (sud della Cisgiordania).

Rateb al-Jabbour, portavoce del Comitato di resistenza agli insediamenti di Yatta, ha affermato che i coloni hanno costretto i palestinesi a lasciare la zona, nonostante la presenza delle forze militari israeliane.

Ha sottolineato che i proprietari delle terre in questione avevano ottenuto una sentenza dalla Corte suprema israeliana, che ha decretato lo smantellamento di tre serre agricole erette dai coloni, con la forza, sui terreni palestinesi.

Sempre nelle vicinanze di Yatta, nell’area di Um al-Khair, i coloni dell’insediamento di Carmel hanno esteso degli acquedotti in una terra che dista circa 500 metri dalla colonia, segnalando il suo sequestro e impedendo ai cittadini palestinesi di avvicinarsi.

Il giorno successivo, domenica 9 giugno, una forza militare israeliana ha fatto irruzione nel villaggio di Raq’a, sempre a Yatta, assaltando la casa del cittadino palestinese Issa al-Ribi’i, e arrestando suo figlio, Muhannad (20 anni). Ha inoltre consegnato, al padre e ai suoi tre figli, avvisi di comparizione presso la sede del servizio d’intelligence, per essere interrogati.

Tre settimane fa, le forze di occupazione avevano arrestato un altro figlio di al-Ribi’i, tuttora detenuto, senza fornire alcuna motivazione.

Per la decima volta questo mese, sabato, nel villaggio di al-Khudr, a Betlemme, l’esercito israeliano ha chiuso una strada agricola, bloccando l’accesso ad una vasta area di terra palestinese.

A Gerusalemme invece, le forze israeliane hanno raso al suolo una vasta superficie di terre palestinesi, nel villaggio di Khallat al-Ain, a nord della città.

Fonti locali hanno riferito che domenica 9 giugno, le ruspe israeliane hanno avviato i lavori di spianamento di un terreno di 700 dunum (1 dunum=1000 mq), per la realizzazione di un progetto coloniale denominato E1, che andrà a collegare diversi blocchi di insediamenti, tra cui anche quello di Ma’aleh Adumim, separando Gerusalemme dal suo contesto geografico.

Le fonti hanno aggiunto che l’occupazione ha arrestato il cittadino, Muhammes Abu al-Hums, dal villaggio di al-Issawiya, mentre tentava, insieme ad altri palestinesi, di fermare le ruspe che scavavano nelle terre vicine alla sua.