Cisgiordania, l’esercito israeliano consegna ordine di demolizione a 5 famiglie palestinesi.

Jenin. All’alba di oggi, l'esercito israeliano è penetrato nella cittadina di Barta'a ash-Sharqiya, nella zona di Jenin, per consegnare a cinque famiglie palestinesi ordinanze di demolizione che riguardano sia le loro case che degli annessi agricoli. 

Un membro del Consiglio comunale di Barta’a, Tawfiq Qabha, ha affermato che queste cinque famiglie sono state svegliate nel pieno della notte, con i militari che battevano sulle porte, per essere avvisate che presto le loro case saranno tirate giù.

I cinque capifamiglia sono: Mustafa Qabha, Omar Ali, Jihad Qabha, Jum’a Qabha e Abd el-‘Aziz Abu Saleh.

Secondo l’ufficio dell’Onu che coordina le questioni umanitarie (OCHA), l’Amministrazione Civile israeliana ha consegnato, la scorsa settimana, l’ordine di cessare le attività produttive a venti strutture di proprietà palestinese ubicate nella cosiddetta Area C, poiché tali strutture sarebbero “abusive”.

Un rapporto dell’OCHA riferisce che le “ordinanze di demolizione, riguardano 14 abitazioni nelle province di al-Khalil (Hebron), Betlemme e Qalqiliya, con cento persone che così rischiano di finire in mezzo a una strada. Altri cinque edifici (compresa una clinica e una cisterna) sono a rischio di demolizione.

L’ufficio dell’Onu fa notare che solo nel  2010, 37 strutture di proprietà palestinese nella cosiddetta Area C sono state demolite, rendendo così 109 palestinesi senzatetto, mentre nel 2009 la media mensile era di 16 edifici demoliti, con 27 persone senzatetto.

La cittadina di Barta'a ash-Sharqiya si trova in Cisgiordania, però dalla parte occidentale del Muro dell’apartheid. Ai suoi residenti, in possesso di carte d’identità “verdi” della Cisgiordania, è proibito entrare sia in Israele che a Gerusalemme, e devono passare da un check-point per accedere a Jenin. Molte terre agricole della cittadina sono state annesse (rubate, nde) dalle vicine ‘colonie’ di Rehan e Shaqed.

(Fonte: Maan News)

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