Cisgiordania – Ma'an. Ieri, venerdì 11 novembre, le forze di occupazione israeliane hanno sparato lacrimogeni e proiettili rivestiti di gomma contro pacifici manifestanti che protestavano contro la confisca di terre palestinesi.
Attivisti hanno raccontato che a Nabi Saleh, nei pressi di Ramallah, un corteo pacifico è stato attaccato con lacrimogeni dai soldati israeliani, mentre i manifestanti cercavano di marciare verso le loro terre adiacenti l'insediamento di Halamish. Ne sono nati scontri tra i soldati e giovani locali.
Secondo quanto ha riferito in un comunicato il Comitato di coordinamento della lotta popolare, i militari hanno sparato una pioggia di lacrimogeni contro la folla, e fatto uso di proiettili di acciaio rivestiti di gomma, causando il ferimento di 10 manifestanti, tra cui un bambino di 11 anni, colpito al petto e con il sospetto di una frattura al torace.
Un organizzatore locale è stato colpito al viso da un proiettile di gomma sparato a distanza ravvincinata, ed è stato portato in ospedale.
Bilal Tamimi, un cameraman locale, è stato arrestato dai soldati mentre filmava la manifestazione. E' stato bendato, ammanettato e condotto a una base militare adiacente l'insediamento di Halamish.
Ad al-Masara, vicino a Betlemme, un membro del comitato popolare locale è stato arrestato mentre faceva ritorno a casa, dopo aver preso parte a una manifestazione pacifica.
A Kufer Qaddum, nel nord di Qalqiliya, tre persone sono state ferite da candelotti lacrimogeni. Uno è stato ferito alla testa. Un attivista americano e un palestinese sono stati arrestati dai soldati e portati alla stazione di polizia nell'insediamento di Ariel.
A Nilin, a ovest di Ramallah, i soldati hanno sparato lacrimogeni contro i manifestanti che marciavano verso il Muro. Ne sono nati scontri e i militari hanno sparato raffiche di proiettili veri in aria.
A Bil'in, un attivista brasiliano è stato soccorso dopo aver inalato i gas lacrimogeni.