Cisgiordania, proseguono gli scontri con l’occupazione, arresti e feriti

Ramallah-InfoPal. Venerdì 5 aprile, per il terzo giorno consecutivo, sono ripresi gli scontri tra i palestinesi e le forze di occupazione israeliane, scoppiatti in diverse parti della Cisgiordania occupata, a seguito della morte di Maysara Abu Hamdiya. 

Decine di civili palestinesi e attivisti internazionali sono stati aggrediti dalle forze israeliane, con percosse violenti e lancio di gas lacrimogeno e bombe assordanti, mentre partecipavano alle marce pacifiche, organizzate venerdì, nei villaggi di Bil’in e Ni’lin, a ovest di Ramallah, al-Khudr e al-Ma’sara, a sud di Betlemme, e a Kafr Qaddum, vicino a Qalqilia.

Nello stesso contesto, a Gerusalemme, il posto di blocco di Qalandia e il villaggio di al-Ram, nord della città, sono stati teatro di violenti scontri con le forze di occupazione che hanno impiegato gas lacrimogeno e proiettili di gomma contro i giovani palestinesi, che hanno risposto con il lancio di pietre. Mentre nel villaggio di al-Issawyya, nord di Gerusalemme, quattro palestinesi sono stati arrestati a margine degli scontri scoppiati nel villaggio.

Un testimone oculare al ha riferito che gli apparati di sicurezza palestinesi si sono dispiegati ampiamente nelle varie aree di contatto nella città di Tulkarem e sulle strade che portano alle moschee principali della città.

Ha aggiunto che dalle prime ore di venerdì, i servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese, Anp, hanno rafforzato la loro presenza, con armi e manganelli, in molte aree di contatto con l’occupazione, e in particolare nella zona occidentale della città, e ad est del villaggio di Anabta.