Cisgiordania, popolo infuriato contro l’Anp per uso di proiettili contro i cittadini

Jenin-Pal.info. Il frequente ricorso alle armi contro i cittadini palestinesi, fatto dalle forze di sicurezza dell’Autorità palestinese (Anp), ha prodotto uno stato di forte tensione in Cisgiordania, soprattutto dopo l’uccisione di Amjad Odeh, di Nablus, da un proiettile sparate dalle forze dell’Anp.

Lo scorso 27 agosto, la polizia dell’Anp ha fatto irruzione nel campo profughi di Askar, per arrestare Ayman Abu Salem, per presunto possesso d’armi. I giovani del campo hanno affrontate le forze di sicurezza che hanno risposto aprendo il fuoco e colpendo direttamente Amjad Odeh alla testa.

Domenica scorsa invece, le forze dell’Anp hanno preso d’assalto il campo profughi di Fara’a, a nord di Nablus, per arrestare alcuni militanti armati di Fatah. I residenti del campo le hanno affrontate con lancio di pietre e ordigni esplosivi artigianali. Le forze di Ramallah hanno aperto il fuoco fino a tarda ora, causando uno stato di forte tensione tra i cittadini che hanno reagito lanciando pietre e appiccando il fuoco nei veicoli della polizia, similmente a quanto accade negli scontri in con le forze israeliane.

I residenti hanno espresso il loro disappunto e rabbia per le pratiche arbitrarie dell’Anp e l’uso eccessivo della forza contro i manifestanti. Hanno affermato che l’obiettivo di tale politica è quello di liquidare la resistenza in Cisgiordania a favore delle autorità di occupazione.