Clamoroso falso ideologico propagato dagli ultimi notiziari televisivi e della carta stampata.

 

Clamoroso falso ideologico propagato dagli ultimi notiziari televisivi e della carta stampata

 

www.GerusalemmeTerraSanta.org

La stampa e i media continuano una vergognosa campagna di disinformazione.

Anche gli ultimi notiziari nazionali presentano il boicottaggio alla Fiera del Libro di Torino come un "boicottaggiuo alla cultura israeliana", invitando scrittori israeliani a manifestare il proprio disappunto per questa iniziativa intollerante di boicottaggio della cultura.

Questo è un grave falso in piena regola, che vuol presentare gli scrittori arabi, e tutti coloro che hanno osteggiato la dedicazione onorifica della manifestazione libraria allo Stato di Israele, quali provocatori di "scontro di civiltà". Non è vero affatto.

La verità è che si vuole falsificare il vero motivo della dissidenza, che è di protestare per aver invitato come "Ospite d’Onore" uno Stato che pratica il peggior colonialismo razzista e totalitario (che ha, oltre il resto, disseminato di cluster-bombs un vasto territorio del MedioOriente).

Nessuno ha mai, e sfido a trovare dichiarazioni e articoli in tal senso, contestato la presenza di intellettuali ebrei o israeliani alla Fiera: ci sono sempre stati

Chi lo dichiara dichiara un clamoroso falso, con il solo scopo di manipolare le coscienze e l’opinione pubblica affinchè non si riesca a fare un chiaro quadro della situazione.

Lo ripetiamo ancora agli scrittori ed intellettuali israeliani o ebraici: nessuno tra coloro che hanno sottoscritto il boicottaggio alla Fiera del Libro di Torino, ha mai richiesto l’interdizione alla manifestazione culturale degli intellettuali israeliti. Mai.

La civile protesta è sin ora stata sostenuta per chiedere la revoca della dedicazione della Fiera del Libro di Torino 2008 allo Stato di Israele quale Ospite d’Onore.

Un onore che non merita.

Un tipo di Stato da non proporre quale esempio alle giovani leve in cerca di modelli da imitare.

Una nazione gestita da un’elite di sanguinari senza scrupoli e senza pudore, che ha prodotto, oltre agli altri, circa millecinquecento morti, a maggioranza tra la popolazione civile, solo poco più di un anno fa in Libano, devastando e distruggendo, senza pietà alcuna, due nazioni intere alle fondamenta, quella palestinese e quella libanese, e disseminando quest’ultima di mine anti-uomo proibite dalle convenzioni internazionali.

E gli vogliamo dare pure la medaglia?

La proposta di boicottaggio alla Fiera non ha quindi nulla a che vedere con la partecipazione individuale di qualsivoglia intellettuale, di qualsivoglia identità o etnia, nè intende limitare il diritto all’espressione di alcuno .

I telegiornali e i maggiori quotidiani stanno portando avanti una vergognosa campagna di falsificazione, …suggerita chissà da chi…, atta a provocare uno scontro tra civiltà e culture, che non è mai stato l’obiettivo dei promotori dell’appello al boicottaggio della Fiera.

Il boicottaggio è coerenza e condivisione tra uomini liberi di quei principi etici universali che lo Stato di Israele calpesta quotidianamente.

Chi non vuole capire questi semplicissimi concetti, o è poco dotato o è in mala fede.

E la seconda ipotesi è quella più accreditata.

 

Nota di Redazione

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