Clinton: ‘La Flotilla è una provocazione inutile’

Imemc. Il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton ha dichiarato ieri: “Le navi che salperanno a breve verso Gaza rappresentano un affronto al blocco imposto da Israele, esse quindi sono da considerarsi 'un inutile tentativo' atto solo a produrre reazioni”.

Clinton ha poi dichiarato che, in settimana, Israele ha permesso l'ingresso a Gaza di materiali da costruzione e ha messo in chiaro che la propria amministrazione “non crede nell'utilità della Flotilla”.

“Le navi entreranno in acque territoriali israeliane con un atto di provocazione che – inevitabilmente – incontrerà la risposta di Israele, il quale deve difendersi”.

Tuttavia, il Segretario di Stato ha omesso di spiegare che la Fredom Flotilla non entrerà in acque israeliane, in quanto attraccherà nel porto di Gaza.

Il Segretario americano non ha citato l'assassinio dei nove attivisti turchi – uno dei quali era cittadino americano – a bordo di Mavi Marmara, nel maggio 2010.

La Freedom Flotilla 2 – Stay Human è pronta a salpare nei prossimi giorni per raggiungere la Striscia di Gaza assediata. Consegnare medicinali, attrezzature ospedaliere e altre forniture umanitarie è l'obiettivo della missione navale internazionale.

“I cittadini statunitensi sono invitati ad astenersi dal prendere parte a questa missione verso Gaza, qualunque sia il mezzo, incluso quello navale. I passati tentativi per la rottura dell'illegale assedio israeliano su Gaza sono stati respinti da Israele e puntualmente vi era la presenza di cittadini americani, sottoposti a ferimento, arresto o deportazione.

“I cittadini americani che prenderanno parte della Flotilla dovranno essere consapevoli delle misure alle quali andranno incontro: arresto, processo penale e deportazione da parte del governo di Israele”.

Da un'indagine resa pubblica due settimane fa, condotta dal governo turco sull'attacco del maggio 2010, è emerso che le nove vittime turche furono colpite a una distanza ravvicinata da 30 proiettili. Cinque di esse furono freddate con un colpo alla testa.

Il cittadino americano Furqan Doğan aveva 19 anni quando fu assassinato dai commando israeliani con cinque proiettili sparati a 45cm di distanza al volto e al capo, alla schiena e alle gambe.

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