Clinton: ‘Washington contraria a condanna Onu delle colonie’

Imemc. Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato ieri, 20 gennaio, che la Casa Bianca respinge la proposta di condannare le attività coloniali israeliane nei Territori palestinesi occupati.

“Gli Stati Uniti – ha dichiarato Clinton – non hanno dubbi sul fatto che questa proposta, inviata recentemente dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) all'Onu, non sia di alcun aiuto ai tentativi di riavviare le trattative di pace tra israeliani e palestinesi”.

Clinton ha quindi ribadito che l'amministrazione Usa si oppone alle attività coloniali d'Israele, aggiungendo però che sia Washington che Tel Aviv devono raggiungere un accordo tramite i negoziati, e non tramite le Nazioni Unite o qualche altro organo internazionale.

L'ex First Lady non ha tuttavia specificato se gli Usa ricorreranno o meno al veto nel caso in cui la proposta venga discussa in seno all'Onu.

Sempre ieri, il deputato britannico in carica agli Esteri, Alistair Burt, ha espresso l'opposizione di Londra nei confronti di una dichiarazione “unilaterale” dello Stato, che andrebbe raggiunta invece per mezzo di trattative.

Pur suggerendo da un lato che il suo Paese potrebbe votare a favore della proposta palestinese, dall'altro Burt ha aggiunto che il Regno Unito “non può riconoscere uno Stato che non ha né confini né capitale”.

“Attendiamo con ansia il momento in cui riconoscere l'esistenza di uno Stato palestinese, e di farlo al termine dei colloqui per la pace tra le due parti”, ha quindi dichiarato, proseguendo: “Crediamo in una soluzione di due Stati che garantisca la sicurezza d'Israele e l'indipendenza della Palestina; crediamo nella fattibilità di uno Stato palestinese e in Gerusalemme capitale condivisa, dotata di confini ben precisi”.

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