
Betlemme – WAFA. Mercoledì, coloni israeliani hanno attaccato i volontari che aiutavano un contadino palestinese a raccogliere le olive nella cittadina di Kisan, ad est di Betlemme, accoltellando una volontaria straniera e rompendole una gamba, secondo quanto affermato dal proprietario terriero Ibrahim Ibayyat.
Ibayyat ha raccontato che i coloni hanno attaccato i volontari, locali e stranieri, che sono venuti ad aiutarlo nella raccolta delle olive, pugnalando una straniera alla schiena e provocandole una frattura alla gamba.
I coloni, ha aggiunto, hanno sradicato più di 300 alberelli d’ulivo che aveva piantato nella sua terra di 9 ettari e hanno spruzzato gli ulivi con pesticidi chimici incendiari.
Kisan, in modo simile a molte altre cittadine palestinesi situate vicino a colonie israeliane, subisce attacchi regolari dei coloni permessi dall’esercito, principalmente durante la stagione della raccolta delle olive, cacciandoli fuori dalle terre, rubando i loro raccolti e bruciando, tagliando o sradicando ulivi.
Secondo Ghassan Daghlas, un funzionario locale, nella cittadina di Jama’in, a sud di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale, mercoledì i coloni hanno attaccato le persone che raccoglievano le olive, lanciando loro pietre e costringendole a lasciare le loro terre.
I volontari del gruppo Faza’a, composto da palestinesi e stranieri, si recano in molte cittadine della Cisgiordania situate vicino alle colonie o minacciate da coloni o soldati, per aiutare i contadini a raccogliere le olive e proteggerli dagli attacchi. I coloni approfittano sempre della solitudine degli agricoltori e li attaccano.
Le famiglie palestinesi fanno molto affidamento sulla stagione della raccolta delle olive, considerata come un evento annuale nazionale.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.