Nablus – PIC. Martedì mattina, decine di coloni hanno devastato diversi ulivi nel nord-ovest di Nablus, e hanno costruito una strada sterrata vicino alla colonia di Shavei Shomron.
Il funzionario locale Ghassan Daghlas ha affermato che gli agricoltori locali si sono recati, al mattino, nei loro campi, nell’area che era stata recintata alcuni anni fa dall’esercito israeliano, per scoprire che decine di alberi erano stati tagliati.
Daghlas ha aggiunto che gli israeliani hanno anche costruito una strada vicino alla colonia di Shavei Shomron.
Lunedì, i coloni hanno dato fuoco ad aree di terra coltivata nella cittadina di Burqa, a nord di Nablus.
Secondo fonti locali, un gruppo di ebrei ha incendiato terreni agricoli nell’area di al-Manshara, vicino alla colonia evacuata di Homesh, edificata su terre appartenenti al villaggio di Burqa, nel nord-ovest di Nablus, prima di essere smantellata nel 2005.
Più tardi, i residenti si sono precipitati nella zona per cercare di spegnere l’incendio.
All’inizio dello stesso giorno, hanno devastato un uliveto, abbattuto alberi e rubato frutti.
Fonti locali hanno affermato che i coloni hanno distrutto oltre 100 ulivi nel villaggio di Jalud, a sud-est di Nablus, aggiungendo che hanno anche rubato olive e spruzzato prodotti chimici su molti alberi.
Dall’inizio dell’attuale stagione della raccolta delle olive, i coloni hanno distrutto e bruciato decine di ulivi in tutta la Cisgiordania.
La violenza dei coloni raggiunge il picco ogni stagione del raccolto, quando i palestinesi hanno bisogno di accedere alla loro terra per raccogliere le olive.
Ogni anno, il gruppo per i diritti umani B’Tselem documenta decine di incidenti in cui i coloni aggrediscono agricoltori palestinesi, rubano olive e distruggono alberi, attrezzature agricole e strumenti di lavoro.
Tali crimini avvengono davanti ai soldati israeliani, che sono sempre presenti nelle aree vicine, scortando i coloni o osservandoli da lontano.