Coloni e polizia israeliani confiscano parte di hotel storico nella città vecchia di Gerusalemme

Gerusalemme occupata/al-Quds – Middle East Eye. La polizia e i coloni israeliani hanno preso il controllo di una parte dello storico hotel Petra, oggetto di una contestazione legale che dura da anni tra il Patriarcato greco-ortodosso ed il gruppo di coloni Ateret Cohanim, nella Città Vecchia della Gerusalemme Est occupata.

Domenica sera, decine di poliziotti israeliani e membri di Ateret Cohanim si sono trasferiti al primo piano dell’hotel, vicino alla Porta di Giaffa di Gerusalemme.

L’area fa parte del quartiere cristiano di Gerusalemme ed è strategicamente situata vicino alle mura occidentali della città, ricca di turisti e di pellegrini che visitano la Basilica del Santo Sepolcro.

Petra è oggetto di una battaglia legale che dura da 18 anni tra il Patriarcato greco-ortodosso e Ateret Cohanim, un potente ed attivo gruppo di coloni che spinge per una maggiore presenza ebraica nei quartieri della Gerusalemme Est.

Nel 2004, Ateret Cohanim ha acquistato in leasing il primo piano di Petra e di altre due proprietà del patriarcato nella Città Vecchia, attraverso tre società private straniere.

Il patriarcato controlla l’ultimo piano del Petra, che affitta alla famiglia palestinese Qirresh.

Gli edifici sono molto ricercati per la loro posizione strategica, sia nel quartiere cristiano che in quello musulmano della Città Vecchia.

Domenica sera, la polizia israeliana ha arrestato tre palestinesi e ha impedito agli inquilini dell’hotel, ai palestinesi e agli avvocati di entrare nell’edificio, secondo quanto riferito dall’agenzia stampa WAFA.

Alcuni palestinesi si sono radunati fuori dall’hotel e hanno recitato la preghiera serale in segno di protesta.

La famiglia Qirresh, che ha affittato l’edificio dal patriarcato e gestisce l’hotel, ha affermato che la polizia e i coloni israeliani hanno invaso la loro proprietà.

Un colono ha aggredito Medhat Deeba, avvocato della famiglia, con uno spray al peperoncino. Deeba è stato successivamente trattenuto per essere interrogato per sei ore.

L’avvocato ha dichiarato ai media locali che “i coloni hanno preso d’assalto l’hotel con la forza, senza alcun permesso che consentisse loro di farlo. Il caso è in tribunale da 20 anni per proteggere la proprietà […]”.

Deeba si trovava nella zona con l’avvocato Maher Hanna per fornire consulenza legale alla famiglia Qirresh. Domenica la polizia israeliana ha installato un cancello tra il Petra e l’adiacente hotel Little Petra.

Ateret Cohanim ha intentato un’altra causa per sfrattare la famiglia Qirresh dall’edificio intero.

Deeba ha dichiarato a Wafa che l’ordine di sfratto israeliano, eseguito domenica sera, non nomina la famiglia Qirresh.

Basma Qirresh, un membro della famiglia, ha dichiarato a Wafa: “L’intrusione dei coloni è avvenuta senza alcun diritto e senza alcuna giustificazione legale. Siamo i titolari del diritto di proteggere l’hotel, che rimarrà una proprietà araba, e non permetteremo ai coloni di impossessarsene”.

L’hotel si trova nella parte orientale della Città Vecchia di Gerusalemme, occupata da Israele nel 1967. La colonizzazione israeliana nella Gerusalemme Est, che i palestinesi considerano la capitale di un futuro stato, è illegale secondo il diritto internazionale.

La rivelazione degli accordi del patriarcato con Ateret Cohanim nel 2005 ha suscitato rabbia e proteste nella comunità palestinese della chiesa.

Con il patriarcato coinvolto in polemiche e accuse di corruzione e frode, il patriarca Irenaios fu mandato via e sostituito con Teofilo III quello stesso anno.