Coloni e soldati israeliani uniti nell’omicidio di 4 palestinesi in un unico giorno

Nablus – MEMO. A maggio, quattro palestinesi sono stati assassinati in un solo giorno dai soldati israeliani che coordinavano gli attacchi con i coloni, secondo un’indagine di Intercept.

Gli attacchi congiunti sono stati effettuati il ​​14 maggio e hanno provocato la morte di quattro palestinesi, tra cui Nidal Safidi, un trentenne del villaggio di Urif, a sud di Nablus. È stato colpito con quattro proiettili, di cui uno al torace e uno all’addome.

Mazen Shehadeh, capo del consiglio del villaggio di Urif, ha descritto ad Intercept come un gran numero di coloni armati, protetti dalle forze d’occupazione, hanno attaccato e sparato proiettili contro i cittadini di Urif, oltre ad aver preso di mira una scuola.

“I coloni hanno sradicato quasi 60 alberi di fico ed ulivo”, ha detto. I residenti del villaggio sono stati chiamati attraverso i minareti della moschea per aiutare con urgenza a spegnere gli incendi accesi dai coloni nei terreni agricoli del villaggio.

“Poi hanno attaccato la scuola con delle pietre e hanno rotto i suoi pannelli solari. Mentre i coloni facevano tutto questo, i soldati li coprivano con colpi d’arma da fuoco”, ha continuato Shehadeh.

“I soldati guidavano, davano ordini, tutto sembrava coordinato. I soldati hanno detto ai coloni dove andare, dove sradicare, e poi hanno sparato a chiunque cercasse di avvicinarsi. Dopo pochi minuti, i residenti sono venuti a proteggere il villaggio”.

Coloni e soldati hanno anche condotto attacchi simili nel villaggio di Asira al-Qibliya, a Nablus, un altro a Iskaka, nel nord della Cisgiordania occupata, ed un terzo nel villaggio di al Reihiya, nel sud del Monte Hebron.

Gli attacchi dei coloni contro i palestinesi sono diventati comuni in Cisgiordania. I coloni spesso lanciano pietre, vandalizzano proprietà e danneggiano ulivi appartenenti alla popolazione locale.

Le colonie israeliane ospitano circa 700 mila ebrei in tutta la Cisgiordania occupata.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.