Gerusalemme occupata – PIC e Quds Press. Domenica, coloni hanno ripreso le loro incursioni nei cortili della moschea di al-Aqsa sotto la pesante protezione della polizia.
Fonti di Gerusalemme hanno affermato che 21 coloni sono entrati nel sito sacro islamico e hanno visitato i suoi vari cortili, eseguendo rituali durante il loro tour.
Nel frattempo, il Centro informazioni di Wadi Hilweh ha dichiarato che 373 coloni hanno invaso la moschea di al-Aqsa durante la festa ebraica del Sukkot, avvenuta la scorsa settimana.
Il centro ha affermato che i coloni hanno invaso al-Aqsa durante i periodi mattutini e pomeridiani e hanno eseguito le loro preghiere e rituali alle porte di al-Aqsa e nelle strade che vi conducono, oltre alla piazza al-Buraq, durante la festa di Sukkot.
Fonti locali hanno riferito che a decine di coloni è stato permesso di entrare nei cortili di al-Aqsa, mentre ai musulmani veniva impedito di entrarvi con il pretesto del lockdown.
Secondo le cosiddette organizzazioni del “Monte del Tempio”, decine di ebrei che vivono a centinaia di chilometri di distanza hanno invaso al-Aqsa durante il periodo di chiusura.
I cosiddetti “gruppi del tempio” hanno rinnovato la loro richiesta di aumentare le incursioni nella moschea di al-Aqsa durante le festività ebraiche.
I gruppi del Tempio hanno anche chiesto alle forze d’occupazione israeliane di rafforzare la presa sui cittadini palestinesi di Gerusalemme, oltre a punirli e bandirli dalla città santa.
Gli attivisti di Gerusalemme hanno indicato che le politiche razziste israeliane contro i gerosolimitani palestinesi ed i fedeli musulmani, a cui è impedito l’accesso alla moschea di al-Aqsa, fanno parte dei piani per svuotare la moschea e dividerla.
L’occupazione israeliana prende di mira i gerosolimitani con arresti, ordini di deportazione e multe con l’obiettivo di dissuaderli dal frequentare la moschea di al-Aqsa e di lasciarla come una facile preda per i coloni israeliani.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.