Coloni invadono al-Aqsa scortati dalla polizia israeliana

Gerusalemme occupata – PIC. Giovedì, decine di coloni scortati dalle forze di polizia, sono entrati nella moschea di al-Aqsa e hanno invaso i suoi cortili.

I coloni hanno invaso la moschea a gruppi passando attraverso la Porta al-Maghariba, e hanno visitato i suoi cortili sotto scorta della polizia.

Testimoni oculari hanno riferito di aver visto alcuni coloni realizzare dei rituali durante i tour.

Nel frattempo, la polizia israeliana ha multato alcuni fedeli musulmani, con il pretesto che non indossavano maschere facciali durante la loro presenza all’interno del luogo sacro.

La moschea di al-Aqsa è quotidianamente invasa da coloni e forze di polizia israeliane, al mattino e al pomeriggio, tranne il venerdì e il sabato.

La polizia israeliana chiude la porta al-Maghariba, che viene utilizzata dagli ebrei per entrare nella moschea, alle 10:30, dopo che i coloni hanno completato i loro tour mattutini nel luogo sacro. Più tardi, nel pomeriggio, lo stesso cancello viene riaperto per i tour serali dei coloni.

Durante la presenza di coloni all’interno del complesso della moschea, vengono imposte restrizioni all’ingresso per i fedeli musulmani alle porte che conducono alla moschea ed i loro documenti d’identità vengono confiscati fino a quando non lasciano il luogo.

La polizia israeliana, che non ha giurisdizione sulla moschea di al-Aqsa, emette o estende anche divieti arbitrari d’ingresso ordinando ai cittadini e alcune figure pubbliche di Gerusalemme di non entrare nel sito islamico per settimane o mesi.

Recentemente, dopo che l’Autorità per i beni religiosi islamici di Gerusalemme ha riaperto la moschea ai fedeli musulmani, dopo la sua chiusura per oltre due mesi come misura per prevenire la diffusione del Coronavirus, la polizia israeliana ha intensificato l’espulsione dei cittadini palestinesi dal sito santo islamico.

Negli ultimi giorni, sono stati emessi ordini di divieto d’ingresso nella moschea contro decine di figure pubbliche di Gerusalemme, oltre agli impiegati della moschea e gli attivisti per la sua difesa.