Coloni israeliani lanciano un appello “Intifada contro i palestinesi”

Betlemme-Quds Press. All’alba di venerdì 29 marzo, coloni israeliani hanno sradicato 200 alberi di ulivo nella città di Betlemme (sud della Cisgiordania), e imbrattato i muri con slogan razzisti, contenenti un appello a lanciare “l’Intifada delle pietre contro i palestinesi”.

Ahmed Salah, coordinatore del Comitato popolare di al-Khudr, a Betlemme, ha reso noto che un gruppo di coloni dell’insediamento di Daniel, costruito sui terreni del villaggio, hanno assaltato, alle prime ore dell’alba, i terreni agricoli di proprietà di un cittadino palestinese nell’area di al-Sawwafa, sradicando più di 200 alberi di ulivo.

Un incidente simile a quello di stamane era avvenuto due mesi fa, quando i coloni avevano sradicato duecento ulivi da un terreno agricolo a sud di Betlemme.

Salah ha aggiunto che sui muri delle case di al-Khudr, i coloni hanno scritto slogan razzisti, in cui invitavano a lanciare la cosiddetta “Intifada delle pietre” contro i veicoli di proprietà palestinese.

In un contesto correlato, le autorità di occupazione israeliane hanno deciso di aprire il sito archeologico, piscine di Salomone, nel villaggio di al-Khudr, alle visite dei coloni, per la prima volta da 20 anni. Secondo quanto disposto dagli accordi di Oslo, l’area in cui sorge il sito sarebbe sotto il controllo palestinese. Domenica prossima, è prevista la visita di tremila coloni nel sito.