Coloni israeliani prendono di mira i villaggi palestinesi in un attacco del “price tag”

Cisgiordania-PIC e Quds Press. Un gruppo di coloni ha preso di mira i villaggi palestinesi di Abu Ghosh e Ain Nekouba, nella Gerusalemme occupata, in un attacco del “price tag”, venerdì mattina.

I coloni hanno dato fuoco a diversi veicoli palestinesi e hanno scritto graffiti razzisti anti-arabi sui muri delle case locali nelle due città, incluso il disegno della stella di David ebraica: “Il popolo di Israele è vivo”, e frasi che invitano allo sfollamento degli autoctoni palestinesi. Almeno otto veicoli sono stati bruciati durante l’attacco.

Aggressioni simili dei coloni sono state segnalate anche nella città di Huwara, a sud di Nablus. Un giovane è stato ferito dopo che i coloni hanno attaccato il suo veicolo.

Diverse auto palestinesi sono state prese di mira anche vicino al checkpoint di Za’tara e nella strada Hawara-Yitzhar, a sud di Nablus.

I coloni chiamano i loro attacchi “price tag” (cartellino del prezzo), una politica aggressiva perseguita da attivisti della destra israeliana, basata sul furto e la distruzione di proprietà palestinesi.

Nel frattempo, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno arrestato due palestinesi durante le incursioni all’alba in tutta la Cisgiordania.

L’esercito israeliano ha affermato che due palestinesi “ricercati” sono stati arrestati durante le incursioni.

Giovani palestinesi sono riusciti a colpire le forze di occupazione con bombe molotov a Nablus e al-Khalil/Hebron.