Coloni israeliani protestano contro il pacchetto Usa

Al-Quds (Gerusalemme) – Ma'an. Migliaia di coloni della Cisgiordania e loro sostenitori si sono radunati ieri mattina a Gerusalemme per protestare contro un possibile congelamento delle costruzioni, proposto dagli Usa per riavviare le trattative di pace.

La manifestazione, che ha avuto luogo di fronte all'ufficio del primo ministro Netanyahu durante una riunione di gabinetto, è stata definita dai leader degli stessi coloni come uno sciopero di “avvertimento” contro l'approvazione del congelamento.

Nel corso della dimostrazione, il ministro delle Infrastrutture nazionali Uzi Landau ha lasciato la riunione per unirsi alle proteste.

Secondo i termini della proposta Usa, Israele dovrebbe sospendere ogni attività edilizia nelle sue colonie in Cisgiordania per tre mesi, dato che i colloqui di pace sono stati sospesi quasi due mesi fa in seguito allo scadere dello stop alle colonie.

Il presidente Mahmud Abbas ha particolarmente insistito nell'affermare che le trattative non riprenderanno fino a un rinnovamento della sospensione delle costruzioni negli insediamenti.

Dall'altra parte, il premier israeliano Benjamin Netanyahu pare essere intenzionato ad accettare la proposta Usa, nonostante le obiezioni da parte di molti del suo governo e di circa metà del gruppo parlamentare del suo partito, il Likud.

Netanyahu ha comunque dichiarato che aspetterà a portare la proposta in parlamento finché gli Usa non gli forniranno delle garanzie scritte.

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