Hebron/al-Khalil – WAFA. Lunedì, i coloni israeliani hanno sfondato le porte e saccheggiato il contenuto di alcuni negozi nella Città Vecchia di Hebron, secondo quanto riferito da fonti locali.
I coloni hanno fatto irruzione nell’area di Bab al-Khan, a ovest della moschea Ibrahimi, hanno sfondato le porte di alcuni negozi palestinesi usando picconi e spranghe, sono entrati e ne hanno saccheggiato il contenuto.
I negozi, chiusi dalle autorità d’occupazione da 23 anni e da allora inaccessibili ai proprietari palestinesi, appartengono alla famiglia Tamimi e ad altre che vivono nella Città Vecchia.
La città di Hebron, sede della Moschea di Ibrahimi, ospita circa 160 mila musulmani palestinesi e circa 800 coloni israeliani, notoriamente aggressivi, che vivono in complessi pesantemente sorvegliati dalle truppe israeliane.
Israele ha espulso gli unici osservatori internazionali che proteggevano i palestinesi di Hebron dagli 800 coloni, uno dei quali commise il massacro del 1994 che provocò il loro dispiegamento.
La violenza dei coloni contro i palestinesi e le loro proprietà è routine in Cisgiordania e raramente viene perseguita dalle autorità d’occupazione israeliane.