Gerusalemme occupata-IMEMC e Ma’an. Lunedì, un gruppo sconosciuto di coloni israeliani è stato visto chiudere l’ingresso di una moschea palestinese con un adesivo non identificato.
I coloni hanno sigillato l’ingresso della moschea Sheikh Makki, nella Città Vecchia di Gerusalemme.
La persona responsabile dell’apertura e della chiusura della moschea ha scoperto che le porte erano state sigillate con un materiale adesivo sconosciuto, secondo quanto reso noto da fonti locali.
Il materiale è stato rimosso, le porte sono state riaperte e la questione è stata segnalata alla polizia israeliana, che si è recata sulla scena e ha scattato fotografie della porta.
La libertà religiosa nella moschea di al-Aqsa è gravemente compromessa dall’occupazione israeliana, con incursioni quasi quotidiane guidate da coloni, sotto la protezione della polizia.
Recentemente, le autorità israeliane hanno anche deciso di porre fine al richiamo alla preghiera “Adhan”, che è annunciata per ciascuno dei 5 momenti di preghiera al giorno, presso la moschea Ibrahimi di Hebron.
La moschea di Ibrahimi fu il luogo del massacro di Hebron dove, nel 1993, il cittadino statunitense e sionista d’estrema destra Baruch Goldstein, massacrò a colpi d’arma da fuoco 29 persone che stavano pregando.
Dopo il massacro, le autorità israeliane presero il controllo della moschea, dividendola a metà e creandovi una sinagoga.
Traduzione di F.H.L.