Coloni sradicano e rubano decine di ulivi nel sud di Betlemme

Betlemme – WAFA. Venerdì, coloni israeliani hanno sradicato e sequestrato decine di piantine di ulivo dal terreno della cittadina di al-Khader, a sud di Betlemme, nella Cisgiordania occupata, secondo un attivista locale, Ahmad Salah.

Salah ha riferito che i coloni israeliani, sotto protezione militare, si sono introdotti nella cittadina, invadendo il terreno coltivato dalla famiglia Sbeih, sradicando e sequestrando 70 ulivi appena piantati.

Situata a 4 chilometri ad ovest della città di Betlemme, al-Khader ha una popolazione di circa 12.500 abitanti e occupa un’area totale di 828 ettari.

Ai sensi degli Accordi di Oslo, stipulati 30 anni fa e che avrebbero dovuto durare solo cinque anni, come base per un paese a governo autonomo accanto a Israele, l’Autorità Palestinese ricevette un controllo limitato su una piccola fascia di terra che occupa circa il 14,5% dell’area totale della cittadina di 120 ettari. Israele, invece, mantiene il controllo sul resto, classificato come Area C.

Dall’inizio dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, nel 1967, come tante altre cittadine in Palestina, al-Khader è sottoposta a continui furti di terreni a favore delle colonie israeliane, a tangenziali e a installazioni militari.

Israele ha costruito le colonie di Efrat e Neve Daniyyel su un’area di 630 ettari di terra palestinese, compresa una parte confiscata ad al-Khader. Ha anche costruito una sezione del Muro dell’Apartheid, isolando circa 560 ettari di terreno della cittadina per attività coloniali e spingendo i cittadini in una zona densamente popolata, un ghetto, circondato da muri, colonie e installazioni militari.

Israele ha confiscato ulteriori terreni per la costruzione di un tunnel ed un valico, controllando il movimento dei palestinesi dalla città di Betlemme e dalle cittadine della campagna occidentale.

La violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi è una realtà quasi quotidiana nella Cisgiordania occupata e raramente viene perseguita dalle autorità d’occupazione israeliane.

La violenza dei coloni include l’incendio di proprietà e moschee, il lancio di pietre, lo sradicamento di colture e alberi d’ulivo, attacchi alle case vulnerabili, tra le altre cose.

Ci sono oltre 800 mila israeliani che vivono nelle colonie in Cisgiordania e nella Gerusalemme Est.