
Washington. Gli Stati Uniti e altri Paesi stanno esaminando “una varietà di possibili cambiamenti” per il futuro della Striscia di Gaza se i militanti di Hamas saranno rimossi dal controllo, ha affermato martedì il Segretario di Stato USA Antony Blinken.
Secondo la Reuters, Blinken ha dichiarato, durante un’audizione della Commissione per gli stanziamenti del Senato, che lo status quo del Movimento di resistenza islamica palestinese al comando dell’enclave densamente popolata non può continuare, ma nemmeno Israele vuole gestire Gaza. Tra queste due posizioni c’è “una varietà di possibili cambiamenti che stiamo esaminando molto attentamente, così come altri Paesi”, ha detto il funzionario statunitense.
Ciò che sarebbe più sensato, ad un certo punto, ha spiegato Blinken, è una “Autorità palestinese efficace e rivitalizzata” che abbia il controllo di Gaza, ma si tratta di vedere se ciò può essere realizzato. “E se non ci si riesce, allora ci sono altri accordi temporanei che possono coinvolgere una serie di altri Paesi della regione. Potrebbero essere coinvolte agenzie internazionali che aiuterebbero a garantire sia la sicurezza che la governance”.
Tra le opzioni che Stati Uniti e Israele stanno vagliando c’è la possibilità di una forza multinazionale che potrebbe coinvolgere le truppe statunitensi, o che Gaza venga posta temporaneamente sotto la supervisione delle Nazioni Unite, ha riferito martedì Bloomberg. In risposta al rapporto, tuttavia, la Casa Bianca ha dichiarato che l’invio di truppe statunitensi a Gaza come parte di una forza di pace non è un’ipotesi presa in considerazione o in discussione.
Come rappresaglia per l’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha ucciso più di 1.400 tra soldati e coloni in Israele, lo Stato dell’apartheid ha giurato di spazzare via Hamas in un attacco implacabile contro la Striscia di Gaza ancora in corso.
Alcuni collaboratori del presidente degli Stati Uniti Joe Biden temono che Israele, pur avendo elaborato un piano efficace per infliggere danni duraturi a Hamas, non abbia ancora formulato una strategia di uscita.
“Abbiamo avuto colloqui preliminari su come potrebbe essere il futuro di Gaza”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller in un aggiornamento ai media. “Mi aspetto che sarà oggetto di un buon impegno diplomatico in futuro”.
(Fonte: MEMO).
Traduzione per InfoPal di L.P.