
Cisgiordania. Lunedì mattina, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno avviato demolizioni di abitazioni su larga scala, tra cui case ed edifici residenziali a Ramallah e al-Khalil/Hebron.
Le ruspe delle IOF hanno demolito un edificio residenziale di sette piani nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron.

Fonti locali hanno riferito che l’edificio appartiene alla famiglia Alqam, costretta dalle IOF a evacuare i propri appartamenti quando le IOF hanno invaso la zona di Wadi al-Wahadin a Beit Ummar.
A Ramallah, le IOF, accompagnate dalle ruspe, hanno invaso la città di Ni’lin, e hanno demolito due case di proprietà di due fratelli nella zona di Wadi.
I residenti della città hanno riferito che le due case appartengono ai fratelli Nael e Raed Srour.
Secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), le Forze di Difesa Israeliane (IOF) hanno demolito oltre 105 strutture in Cisgiordania tra il 25 marzo e il 7 aprile, con il pretesto di lavori edili abusivi. Quasi la metà di queste si trovava nella Valle del Giordano.
Le demolizione hanno causato lo sfollamento di 122 palestinesi, tra cui 64 bambini, e hanno coinvolto altre 200 persone colpendo i loro mezzi di sussistenza o strutture idriche e igienico-sanitarie, di cui 103 nell’Area C della Cisgiordania e due a Gerusalemme Est.
Nello stesso periodo, l’OCHA ha documentato 44 attacchi di coloni contro palestinesi, con conseguenti feriti o danni alla proprietà in 35 comunità palestinesi in Cisgiordania; quasi la metà di questi attacchi si è verificata in comunità beduine o di pastori.
Dall’inizio del 2023, l’area di Masafer Yatta, nel sud di al-Khalil/Hebron, ha assistito a una forte e continua violenza dei coloni, con conseguenti feriti e danni diffusi alla proprietà.
(Fonti: PIC, Quds News).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.