Colonie israeliane: funzionario dell’Anp accusato di violare la campagna di boicottaggio

Al-Khalil (Hebron) – Ma'an. Un funzionario palestinese è stato accusato di aver violato il divieto del governo di Ramallah a commerciare prodotti originari delle colonie.

L'ufficio di Hasan Abu Libda, ministro dell'Economia del governo dell'Anp di Ramallah, ha infatti recentemente bloccato una denuncia ai danni del proprietario di una cartiera, colto a trafficare quaderni fabbricati in una colonia della Cisgiordania.

Come ha riportato ieri un'associazione di al-Khalil (Hebron) per la protezione dei consumatori, Abu Libda, invece di punire l'imprenditore, ha rilasciato permessi ad altri imprenditori e commercianti perché potessero acquistare i prodotti dell'insediamento ebraico di Atarot, nonostante il divieto totale dell'Anp.

“I prodotti fabbricati nella zona industriale di Atarot – ha ricordato Azmi ash-Shoyukhi, presidente dell'associazione – sono stati inclusi dal ministero dell'Economia palestinese nella lista nera di prodotti proibiti nel mercato nazionale”.

In altri casi simili, ha spiegato ash-Shoyukhi a Ma'an, sono state confiscate merci per un valore complessivo di centinaia di migliaia di shekel, ma in quest'ultimo episodio “sembra che la legge sia stata messa da parte”.

“L'autista del veicolo sorpreso a trafficare con la colonia ha ammesso che la cartiera commissiona la produzione di articoli di cartoleria ad Atarot da diversi anni – ha proseguito –. Dopo che la fabbrica dell'insediamento ha prodotto le merci, queste vengono conservate in un magazzino di ar-Ram, dopodiché ritornano a Hebron”.

Il presidente dell'associazione ha quindi accusato Abu Libda di adottare una politica dei due pesi e delle due misure con gli imprenditori, ribadendo che i permessi che il suo Ministero rilascia sono illegali in base alla legge palestinese.

Per questo motivo, ash-Shoyukhi ha chiesto al presidente del centro d'informazione governativo Ghassan al-Khatib di convocare un'udienza ufficiale sulle violazioni del suo Ministero e sul fallimento della campagna popolare di boicottaggio dei prodotti coloniali.

I leader del mondo del business sono però divisi sulla questione, ed alcune organizzazioni di Hebron hanno persino chiesto di sciogliere il consiglio amministrativo dell'associazione dei consumatori e formarne uno nuovo, con membri provenienti dalle organizzazioni di tutta la provincia.

Domenica, il forum degli imprenditori di Hebron ha convocato una riunione di emergenza per discutere delle ripercussioni dei commenti di ash-Shoyukhi. Tra i partecipanti vi erano il presidente della Camera di commercio della città Hashim Natshe, il vice presidente del forum Taysir Abu Eisha e un rappresentante del governatore della provincia, insieme ad altre personalità e rappresentanti dei vari enti.

I presenti alla riunione hanno aspramente criticato i commenti di ash-Shoyukhi e applaudito il Ministero per “i suoi tentativi di mantenere i mercati palestinesi liberi dai prodotti coloniali”.

All'inizio del 2010, l'Anp ha annunciato un boicottaggio generale dei servizi e delle merci prodotte nelle colonie abusive della Cisgiordania, e ha iniziato a intraprendere le prime mosse per vietare ai palestinesi di lavorare negli insediamenti.

Né il ministro Abu Libda né il suo sottosegretario, Abd al-Hafith Nofal, hanno acconsentito a rilasciare commenti sulla questione.

1 € = 5 shekel israeliani ca. (ndr)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.