Colonizzazione della Palestina: 27 ministri dell’UE chiedono spiegazioni a Israele

Al-Quds (Gerusalemme) – Agenzie, InfoPal. L'Unione Europea (Ue) ha espresso preoccupazione e ha chiesto spiegazioni al governo israeliano per quanto sta facendo ai danni delle comunità beduine, costrette a lasciare la propria terra intorno all'insediamento di Ma'ale Adumim, a nord di al-Quds (Gerusalemme), nell'area conosciuta come E1.

Israele intende collegare questa colonia a Gerusalemme e ad altre colonie di nuova progettazione.
Andrew Standley, ambasciatore europeo in Israele ha chiesto al governo israeliano, in via formale, di fornire le ragioni alla base di questi piani e ha espresso le preoccupazioni dell'Ue per la galoppante colonizzazione, con le quotidiane demolizioni di abitazioni palestinesi.

Questa posizione segue alcune dichiarazioni di condanna delle colonie israeliane rilasciate da esponenti dell'Ue presso il Consiglio di Sicurezza.

E' stato chiamato a risponderne il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman.

Nell'area in questione, tutt'intorno a Gerusalemme, 2.500 palestinesi e numerose famiglie della comunità di beduini sono a rischio di espulsione.
Il progetto per la Grande Gerusalemme è quindi operativo: unire la colonia di Ma'ale Adumim con la Città Santa e collegare la parte orientale con quella a nord.

Le intenzioni israeliane sono palesi e innegabili. Annettere la città, separarla dal resto della Cisgiordania e neutralizzare con i fatti e in maniera irreversibile la fattibilità dello Stato palestinese indipendente.

Sono azioni che contrastano una visione di pace da parte di Israele, più volte ammonito dall'Ue sull'illegalità degli insediamenti, mentre è stato invitato dall'amministrazione Usa – sebbene con tutta l'ambiguità della politica statunitense – ad astenersi dal costruire in terra palestinese.

La situazione è talmente grave da aver spinto 27 ministri degli Esteri dell'Ue a sottoscrivere una dichiarazione di protesta indirizzata a Israele.

(Foto: Safa).

Agenzie:

Ma'an

Safa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.