Colonizzazione della Palestina: migliaia di unità abitative israeliane approvate. Altre 50mila entro il 2020

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Il ministro dell’Interno israeliano Eli Yishai mercoledì ha approvato il piano per la costruzione di 1.600 unità abitative a Gerusalemme Est.

Sul quotidiano israeliano “Yediot Ahronot” si legge: “1.600 unità abitative saranno costruite a Ramat Shlomo (nord est di Gerusalemme)”.

Le prossime da sottoporre a ratifica finale saranno 700 costruzioni che andranno ad ampliare Pisgat Ze’ev; altre 2.000 unità abitative a Givat Hamatos, anche queste a Gerusalemme, e 930 a Abu Ghneim, tra Gerusalemme e Betlemme.

Fonti interne al ministero hanno poi fatto sapere di essere prossime alla ratifica del piano per la costruzione di 7mila unità abitative nella città di Haifa, a nord dei Territori palestinesi occupati nel 1948, e nessun mistero sul fatto che “l’intenzione di Israele è edificare ovunque nel paese”.

La notizia così come riportata dalla stessa fonte viene commentata come segue: “Queste sono manovre funzionali a far fronte alla crisi degli alloggi e il ministro dell’Interno di Israele sostiene che gli insediamenti siano la soluzione più efficace per rispondere alle protese”.

Fonti dell’Autorità palestinese (Anp) e il consigliere legale Ahmed ar-Ruwaidi hanno aggiunto altre cifre: “Ieri, è stato approvato un piano per la costruzione di 4.300 unità abitative a Gerusalemme. Negli ultimi giorni ne sono state approvate 8mila e le autorità d’occupazione israeliane hanno annunciato di volerne edificare 50mila entro il 2020″.

Nel mese in corso, solo a Gerusalemme sono stati ratificati piani per costruire 7.900 unità abitative.

“In tal modo, Israele intende scoraggiare la volontà palestinese di chiedere il riconoscimento del proprio Stato alla comunità internazionale, e vuole creare uno stato de facto sul campo fino trascinare nel caos totale la popolazione occupata”.

“Il piano israeliano è la presa totale del territorio e la cacciata dei palestinesi, non a caso questi progetti vanno di pari passo con l’annientamento della loro presenza nei quartieri gerosolimitani di al-Bustan e Silwan”.

“Le costruzioni israeliane su terra palestinese sono ‘crimini di guerra’, poiché Gerusalemme è una città sotto occupazione e le Nazioni Unite e gli stati firmatari della Convenzione di Ginevra devono assumersene la responsabilità, intervenendo per fermare Israele. Anche la Lega Araba e le nazioni del mondo islamico sono qui esortate ad agire”.

Elisa Gennaro

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