Gerusalemme/al-Quds – The Palestine Chronicle. Kayed Alrajabi non si aspettava che l’inverno avrebbe portato la distruzione della sua piccola casa a Gerusalemme. Forti piogge hanno causato il crollo di una parte del tetto della casa ed il ferimento di uno dei suoi figli.
Nella sua casa nel quartiere di Batn Alhawa, Alrajabi è stato sorpreso pochi giorni fa dal crollo di una parte del tetto durante le forti piogge, che ha causato il ferimento di una gamba del suo figlio. Otto persone vivono nella casa, inclusa sua madre anziana.
“Ero a casa ad ascoltare il suono dei tuoni, cercando di scaldare il luogo il più possibile, quando siamo stati sorpresi dal crollo. È stato spaventoso e siamo tutti scappati fuori,” ha dichiarato Alrajabi al Palestine Chronicle.
Tuttavia, il maltempo non è l’unica ragione per l’incidente, poiché ci sono altre cause che portano al crollo delle case palestinesi nella città di Gerusalemme, soprattutto a Silwan.
Scavo di Tunnel.
I palestinesi accusano le autorità israeliane di avere un ruolo importante nella questione. Da anni, sono in corso scavi sotto le case palestinesi nella città. Alcuni di questi scavi sono apertamente dichiarati, altri sono nascosti.
Secondo il Centro informazioni Wadi Hilweh, Israele ha iniziato a scavare tunnel sotto i quartieri di Gerusalemme per cercare antichità, ma l’obiettivo non dichiarato è di stabilire una rete di tunnel che raggiungano il fondo della moschea di al-Aqsa e ne scuotano le fondamenta.
Il lavoro di scavo continua in una rete di tunnel sotto il quartiere di Wadi Hilweh fino a Piazza al-Buraq, il Muro occidentale della moschea.
Il centro ha aggiunto che gli scavi dei tunnel sono in corso sotto il quartiere di Wadi Hilweh da 13 anni, e ciò ha portato a frane, crepe e fenditure diffuse in diverse aree del quartiere, specialmente nella “strada principale, moschea e asilo”. Inoltre, più di 80 case sono state danneggiate parzialmente, mentre 5 edifici sono stati classificati come “pericolosi” dall’Amministrazione militare israeliana dopo che le loro fondamenta sono state danneggiate.
Recentemente, il cortile di una delle case nel quartiere di Ras Amud è crollato, ponendo una grande minaccia per i suoi residenti. Questo evento ha rivelato l’esistenza di un grande spazio vuoto sotto la casa, suggerendo che la macchina israeliana abbia effettuato scavi in quella zona.
Negligenza volontaria.
Nel quartiere di Abu Tayeh si sono verificati incidenti simili sotto le case, ma i residenti sono miracolosamente sopravvissuti, anche se questa volta le ragioni sono state diverse.
Ahmad Abu Tayeh, uno dei residenti del quartiere, ha dichiarato che la causa del crollo è stata la negligenza del municipio d’occupazione israeliano a Gerusalemme, poiché ha impedito la costruzione di un muro di sostegno per proteggere le case. Inoltre, impedisce qualsiasi riparazione alle strutture sotto vari pretesti.
“Il municipio israeliano non ci permette di fare riparazioni all’interno delle nostre case. Ad esempio, se un muro ha bisogno di sostegno, non ci è permesso di costruirlo, anche se è pericoloso per la nostra vita”, ha aggiunto Abu Tayeh.
Dall’altro lato, il municipio israeliano concede rapidamente i permessi necessari agli avamposti coloniali all’interno della città e consente qualsiasi lavoro di costruzione possa essere necessario, ha detto Abu Tayeh.
In effetti, i lavori di scavo e costruzione effettuati dai coloni causano gravi danni alle vecchie case palestinesi. Inoltre, dopo aver negato loro i permessi necessari, le autorità israeliane chiedono spesso ai residenti palestinesi di evacuare le loro case con il pretesto che queste sono diventate pericolose.
Il Centro informazioni Wadi Hilweh ha spiegato che ci sono vari pericoli derivanti da tutto ciò. Quando i residenti sono costretti a lasciare le loro case, gli edifici cadono gradualmente sotto il controllo del municipio israeliano, che con il tempo trasferisce la proprietà ai coloni.
Nel frattempo, i lavori di scavo sotto il quartiere di Wadi Hilweh non si fermano, come dimostrato dai camion specializzati che trasportano la polvere svuotata dal fondo del terreno. “Quando i palestinesi chiedono, attraverso un avvocato, di entrare nei tunnel e monitorare i lavori, le autorità d’occupazione [israeliane] lo impediscono”, ha aggiunto il Centro.
I gruppi delle colonie sostengono che questi tunnel fanno parte della ricerca di antichità ebraiche nella regione. Gli sforzi sono concentrati nella città di Silwan, che i coloni chiamano Città di David.
Anche se finora non sono state trovate antichità ebraiche a supporto di queste affermazioni, gli scavi continuano, causando il crollo delle case palestinesi e una minaccia costante per le vite dei residenti.