Comitato della Lega Araba chiede azioni contro misure israeliane a Gerusalemme

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Secondo Anadolu, il Comitato ministeriale su Gerusalemme della Lega Araba ha chiesto un’azione congiunta più forte contro le misure israeliane volte a cambiare lo status quo storico e legale nella città occupata di Gerusalemme. Il comitato ha rivolto l’appello dopo la sua quinta riunione al Cairo avvenuta martedì, a margine della 158a sessione ordinaria dei ministri degli Esteri della Lega Araba.

“È necessario sostenere la resilienza dei gerosolimitani e proteggerli dal costante pericolo causato dalla costruzione e dall’espansione delle colonie, dalla demolizione delle case, dalla confisca delle terre e dallo sfollamento dei palestinesi”, ha affermato il comitato. “Riaffermiamo l’importanza di un’azione congiunta continua per far fronte alle politiche illegali israeliane, che rappresentano una flagrante violazione del diritto internazionale e sono incompatibili con il diritto del popolo palestinese a vivere liberamente ed in sicurezza all’interno di un paese indipendente, sovrano, geograficamente connesso e sostenibile”.

Gerusalemme Est è la capitale dello stato palestinese, hanno aggiunto i membri del comitato. Hanno respinto qualsiasi tentativo di minare il diritto alla sovranità palestinese sulla città occupata e qualsiasi misura unilaterale che ne pregiudichi lo status legale. Il principio di una “pace giusta e globale”, basata sulla fine dell’occupazione israeliana, è essenziale, hanno insistito.

“È una necessità realizzare uno stato palestinese indipendente e sovrano con Gerusalemme occupata come capitale, sulla base delle linee del 4 giugno 1967 e della soluzione a due stati, in conformità con il diritto internazionale, l’Iniziativa di pace araba ed il principio della terra per la pace”.

Il comitato ha anche confermato l’importanza del ruolo della tutela del Regno hascemita di Giordania sui luoghi santi arabi, islamici e cristiani di Gerusalemme, per proteggere questi luoghi e preservare la loro identità ed il loro status quo storico e giuridico.

Durante la riunione del comitato, il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki ha informato i membri sugli sviluppi nella Palestina occupata, in particolare sulle violazioni israeliane a Gerusalemme. “Israele mira a cambiare lo status quo legale e storico della moschea di al-Aqsa”, ha sottolineato, “dividendola temporalmente e spazialmente, imponendo la sovranità israeliana su di essa e consentendo ai coloni estremisti di invaderla e recitare pubblicamente le loro preghiere e rituali, con l’intenzione di ebraicizzarla”.

L’incontro è stato presieduto dal ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi […]. Gli Emirati Arabi Uniti erano rappresentati in qualità di membro arabo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Era presente anche il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit.